giovedì 1 marzo 2012

I due marò oggi davanti al giudiceche deve decidere fermo di polizia: gli inquirenti li vogliono in carcere. Perizia balistica: proiettili Nato, direbbero gli esperti (senza la presenza italiana)

KOCHI - Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due militari del Reggimento San Marco accusati dalle autorità indiane di avere ucciso due pescatori locali il 15 febbraio scorso, compariranno questa mattina (il pomeriggio locale) davanti al giudice di Kollam, nello stato di Kerala, in coincidenza della scadenza del fermo di polizia.

Il magistrato dovrà decidere se estendere il fermo per altri cinque giorni, ovvero fino alla scadenza ultima della custodia giudiziaria preventiva, oppure predisporre la loro incarcerazione. Mercoledì il tribunale di Kollam ha respinto la richiesta italiana di consentire a due esperti di balistica di partecipare alla perizia sulle armi sequestrati a bordo del mercantile Enrica Lexie, dove i due militari svolgevano attività di contrasto alla pirateria.

 Gli inquirenti indiani chiederanno oggi il trasferimento in prigione dei due maro'. E' quanto riferisce il quotidiano Deccan Chronicle, citando il direttore generale della polizia, Jacob Punnoos. Quest'ultimo ha fatto sapere che il team investigativo speciale - incaricato di indagare sulla complessa vicenda - non chiedera' il prolungamento del fermo di polizia, in essere dal 19 febbraio, sollecitando la sua trasformazione in fermo giudiziario.

L'Alta corte del Kerala dovrebbe decidere anche sul ricorso del governo italiano riguardo alla giurisdizione indiana per un incidente accaduto in acque internazionali.


I marò, nelle prime ore di stamani, sono stati visitati da un medico della polizia per accertare le loro condizioni di salute; si tratta di una procedura prevista dalle norme che regolano la carcerazione preventiva. Poi, sotto una forte scorta armata, sono stati trasferiti a bordo di una camionetta, nell'aula del Tribunale di Kollam, per la decisione del giudice in merito al prolungamento nel fermo.
 Un viaggio di 150 kilometri, lungo un'autostrada a quattro corsie solo per una trentina di chilometri, poi una specie di camionale, dissestata in molti tratti, attraversato da un traffico frenetico e privo di qualsiasi regola. In media, ci vogliono tre ore e mezza di viaggio per raggiungere Kollam e il palazzo di giustizia, bianco con guglie e rilievi blu intenso. 
Domani invece, dovrebbero essere comunicati gli esiti (già in parte trapelati sui media indiani collegati a fonti della polizia) della perizia balistica sui proiettili recuperati nei corpi dei pescatori uccisi e sulla loro imbarcazione. Secondo gli indiani, dubbi pari a zero: quelle ogive sono di calibro Nato, dunque esplosi dai fucili Beretta Arx160 in dotazione al San Marco; secondo gli esperti italiani, a cui è stato impedito di assistere agli accertamenti tecnici ma non alle prove di fuoco, bisognerebbe valutare bene tutti gli aspetti prima di dare un giudizio. Poichè in circolazione ci sono molti tipi di arma in grado di sparare proiettili di calibro simile o eguale.

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