Ignazio Visco, nuovo governatore di Bankitalia |
ROMA. - Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha scelto come candidato alla successione di Mario Draghi a Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco. E' quanto si apprende da fonti ministeriali. La decisione e' stata comunicata al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in un colloquio alla presenza del sottosegretario Gianni Letta. Visco è il vicedirettore generale di Bankitalia dal 2007. E' nato a Napoli nel 1949.
Apprezzato e brillante economista, allievo di Federico Caffé, capo servizio studi della Banca e poi capo economista all'Ocse. Questo il profilo del governatore designato di Bankitalia, Ignazio Visco. Da sempre sostenitore della crescita dell'economia, più volte sollecitata con la richiesta di "decisioni rapide e coraggiose" al governo, senza che però si incida pesantemente sul fisco. Economista rigoroso è apprezzato in Italia in modo bipartisan, sia dal centrosinistra sia dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti dal quale ha di recente ricevuto l'incarico di mettere a punto idee e progetti per lo sviluppo.
All'estero gode di buona reputazione grazie all'esperienza all'Ocse e alle sue attività presso la Bri, la Banca dei Regolamenti Internazionali con sede a Basilea alle cui riunioni partecipa regolarmente. Di buone letture, conoscitore profondo della storia, ha più volte sottolineato l'importanza della cultura e dell'istruzione per rilanciare e migliorare il Paese. Nel 2009 ha dato alle stampe il volume 'Investire in Conoscenza per la crescita economica' dove sottolinea l'importanza degli investimenti in questo settore per invertire la perdita di ricchezza e dare slancio all'Italia. E' anche un attento osservatore della realtà e dei problemi del Mezzogiorno d'Italia.
Nato a Napoli il 21 novembre 1949, è sposato e ha tre figlie. Vice direttore generale dal 9 gennaio 2007, ha percorso molte tappe nell'istituto di Via Nazionale: dal 2004 Funzionario generale della Banca d'Italia (prima come direttore centrale per le Attività estere e dal marzo 2006 come direttore centrale per la ricerca economica). Il suo curriculum è ricco di incarichi di rilievo: presidente del Comitato relazioni internazionali del Sistema europeo delle Banche centrali (Sebc, 2009-10); membro del Comitato dei Supplenti del G-7, del Comitato dei Supplenti del G-20, del Comitato economico e finanziario della Ue, del gruppo di lavoro n.3 del Comitato di politica economica dell'Ocse; supplente nel Consiglio di amministrazione della Bri.
Le basi le mette però studiando a Roma, all'università La Sapienza: nel 1971 si laurea in Economia e commercio con il massimo dei voti e la lode discutendo la tesi 'Verifica della tesi dell'incorporamento dell'aumento dei prezzi nel tasso d'interessé, con il professor Federico Caffé da sempre attento ad economia e società. Assunto nel 1972 in Banca d'Italia, compie il periodo di perfezionamento presso la University of Pennsylvania.
Al ritorno in Italia, nel 1974, è assegnato al Servizio studi, di cui diviene capo nel 1990. Coordina il Gruppo di lavoro per la costruzione del Modello trimestrale dell'economia italiana (1983-86), partecipa allo studio e alla definizione di interventi di politica monetaria e del cambio, rappresenta l'Istituto e ricopre incarichi in organismi nazionali (tra i quali, Istat, Cnel, Cnr e Presidenza del Consiglio dei ministri) e internazionali (Ocse, Ue, Bri). Dal 1997 al 2002 è Chief Economist e Direttore dell'Economics Department dell'Ocse, nella cui veste sovrintende all'attività di analisi delle economie e delle politiche dei paesi industriali e ai progetti di ricerca sui principali problemi economici e finanziari mondiali. E' anche membro di vari gruppi e comitati internazionali, tra i quali il Comitato dei Supplenti del G-10 (nel quale poi rappresenta la Banca d'Italia dal 2004 al 2006) e la Commission on Global Ageing del Center for Strategic and International Studies di Washington. E' autore di numerose pubblicazioni. Ha insegnato, tra l'altro, econometria (1983-85) e politica economica (1989) presso l'Università 'La Sapienza'.
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