martedì 9 dicembre 2014

RAGUSA, in carcere Veronica grida: non ho ucciso io LORIS, era il mio bambino


Veronica Panarello
RAGUSA - Non l'ho ucciso io, lui era il mio bambino": così Veronica Panarello, la madre di Loris Stival, si è difesa davanti ai magistrati della Procura di Ragusa dall'accusa di aver ucciso il figlio di otto anni. La donna ha ricostruito parte della sua vita e respinto tutte le contestazioni fattele dai pm. Sarà sentita nuovamente oggi alle 10:30.
Omicidio volontario, aggravato dal legame di parentela, e occultamento di cadavere: dopo 6 ore di interrogatorio la procura di Ragusa ha emesso il provvedimento di fermo. La mamma del piccolo Loris sarebbe stata dunque lei, secondo magistrati e investigatori di polizia e carabinieri, ad uccidere con una fascetta da elettricista stretta attorno al collo il figlio di 8 anni la mattina di sabato 29 novembre. E sarebbe stata sempre lei a gettare il corpicino nel canalone in contrada Mulino Vecchio, a meno di due chilometri di distanza dal centro di Santa Croce Camerina. Veronica avrebbe fatto quindi tutto da sola:nessun complice, nessun aiuto. Dopo nove giorni d'indagini serrate è arrivata la svolta.
Per ora, però, Veronica non ha ammesso alcun ruolo nell'omicidio del figlio. Ha continuato a ribadire di essere uscita di casa e di aver portato il figlio a scuola. Dura, granitica, senza una sbavatura. "Questi sono omicidi che non si confessano" dice uno di quelli che ha partecipato all'interrogatorio. "La signora - ha sottolineato il suo avvocato Francesco Villardita al termine dell'interrogatorio - è indagata ma non è colpevole". 

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