mercoledì 3 settembre 2014

Ragazzi, non c’è una lira. Bloccati i contratti del pubblico impiego

ROMA - I contratti al pubblico impiego rimarrano fermi. Lo ha affermato il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, secondo cui "in questo momento di crisi le risorse per sbloccare i contratti a tutti non ci sono"."Prima di tutto guardiamo a chi ha più bisogno", ha aggiunto il ministro. Quindi "confermiamo gli 80 euro, che vanno anche ai lavoratori pubblici", ha detto.

I contratti degli statali sono bloccati dall'inizio della crisi e questo ha portato un risparmio per le casse dello Stato di circa 11 miliardi. Un salasso, secondo la Cgil, che è pesato per circa 4mila euro ad ogni dipendente pubblico. "Mi piacerebbe chiudere entro fine anno" la delega di riforma della Pubblica amministrazione. Così il ministro Madia ha proseguito parlando dei tempi del ddl, che inizia il suo iter parlamentare, in commissione Affari Costituzionali del Senato. A margine dei lavori in commissione a Palazzo Madama, Madia ha poi spiegato che "se la discussione procede spedita e ci vogliono uno o due mesi in più non è un problema" ed ha aggiunto: "L'importante è che non si vada in letargo".

Cgil: "Perdite da 4.800 euro" - Se il blocco dei contratti venisse esteso fino al 2016 i dipendenti pubblici perderanno in media 4.800 euro, 600 dei quali nel prossimo anno. E' quanto calcola il responsabile dei Settori pubblici della Cgil, Michele Gentile, commentando l'annuncio del ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia di bloccare le busta paga degli statali fino al 2016. Fino al 2014 i mancati aumenti valgono i 4.200 euro.

Fp-Cgil: "Pronti a una mobilitazione" -"Se il Governo Renzi pensa di umiliare ulteriormente i dipendenti pubblici" allora "la nostra risposta non potrà essere che la mobilitazione". Così Rossana Dettori, segretario generale Fp-Cgil, che giudica "intollerabile" la "prosecuzione del blocco della contrattazione". E "senza un passo indietro del governo", avverte, "torneremo nelle piazze".

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