Una strada di Mosul dopo gli scontri |
Il console turco sequestrato |
BAGHDAD - Gli jihadisti dell'Isis, lo Stato islamico del Levante e della Siria, hanno preso il controllo del consolato turco di Mosul, nel nord dell'Iraq. I guerriglieri hanno preso in ostaggio il capo della missione diplomatica Öztürk Yılmaz e 24 membri dello staff, tra guardie e assistenti portandoli nel loro quartier generale, ha reso noto un colonnello della polizia locale.
Soldati delle Forze speciali turche e figli dei dipendenti del consolato sono tra gli ostaggi.
Intanto il numero di camionisti turchi presi in ostaggio da parte dell’Isis nel nord dell'Iraq è salito 28-32
Gli jihadisti dell'Isis mirano alla creazione di uno stato islamico al confine tra Siria e Iraq, un traguardo a cui si stanno pericolosamente avvicinando.
"La perdita della provincia di Ninive crea un corridoio tra Anbar, Mosul e il confine siriano che rendera più facile il passaggio di armi, fondi e miliziani tra i diversi fronti di battaglia", ha sottolineato John Drake, analista di sicurezza del gruppo 'Ake'. Intanto i ribelli hanno attaccato pure la città irachena di Tikrit dopo sconfinamento Mosul, dicono fonti della sicurezza.
I militanti hnno ora in controllo di alcune parti di Tikrit, città natale di Saddam Hussein che si trova a soli 150 km a nord di Baghdad. Pesanti scontri sono segnalati in città, con decine di insorti che si scontrano con le forze di sicurezza vicino alla sede del governo provinciale Salaheddin in centro. Un testimone oculare ha detto che uomini armati erano entrati in città da quattro direzioni diverse e a una stazione di polizia era stato appiccato il fuoco.
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