venerdì 13 giugno 2014

Islamisti padroni di mezzo Iraq. Obama: non escludo nulla

Islamisti a Tikrit

BAGHDAD - L'Iraq avrà bisogno di ulteriore assistenza americana. Lo afferma il presidente americano, Barack Obama sottolineando si monitorare la situazione con preoccupazione. ''Non escludo nulla'' quando di tratta di aiutare l'Iraq a difendesi dai ribelli, ha aggiunto Obama.
Le opzioni, però, non conteplerebbero l'invio di truppe statunitensi. "Non stiamo contemplando truppe sul campo". Lo afferma il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, sottolineando che gli Usa sono "molto preoccupati" per la situazione in Iraq, un "partner forte e importante".
Raid aerei su Tikrit - L'aviazione governativa irachena ha intanto condotto raid aerei sulla città di Tikrit, in parte controllata da miliziani dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis). Lo riferiscono testimoni citati dal portale di notizie AllIraqNews, che offre aggiornamenti sull'evolversi della situazione sul terreno.
La crisi, dunque, si fa sempre più profonda. In mattinata è saltata per mancanza del quorum la sessione del Parlamento iracheno che doveva decretare lo stato di emergenza nel Paese dopo l'avvio dell'offensiva jihastista. Il parlamento doveva infatti riunirsi per decidere se accettare la richiesta del governo e della presidenza della repubblica di decretare lo stato di emergenza dopo l'avanzata fulminea di miliziani jihadisti dalla regione di al Anbar verso quella settentrionale di Ninive e quella centro-settentrionale di Salahuddin.
Apprensione per la sorte degli ostaggi turchi - Sono 80 i cittadini turchi in ostaggio in Iraq: lo afferma il ministero degli Esteri turco citato dalla stampa di Ankara. Il ministero "non può confermare" che 31 persone, quasi tutti camionisti, siano state rilasciate dai jihadisti e poi catturate da un altro gruppo, come annunciato dal sindacato degli autotrasportatori.

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