TORINO - Dopo le polemiche, John Elkann torna sulle sue parole: "Sono rammaricato che un messaggio nato per essere di incoraggiamento alla fine sia stato interpretato come un segnale di mancanza di fiducia nei giovani", afferma. Il presidente della Fiat durante un incontro con degli studenti a Sondrio aveva detto che "il lavoro non manca, sono i ragazzi che non lo cercano". In merito al caso era intervenuto anche Diego Della Valle, criticandolo pesantemente.
Elkann ha poi proseguito: "Sappiamo anche che alcune lauree offrono maggiori possibilità: conseguire un titolo di studio tecnico-scientifico richiede grande fatica e determinazione, ma nella stragrande maggioranza dei casi lo sforzo viene ripagato: ad esempio più di 9 laureati in ingegneria su 10 risultano occupati a 4 anni dalla fine degli studi". "Anche per chi si impegna per conseguire un serio attestato professionale - osserva ancora Elkann - si aprono opportunità: le rilevazioni sui fabbisogni professionali delle imprese italiane evidenziano con cadenza regolare le aree in cui l'offerta lavorativa fa fatica ad essere soddisfatta. Questo sposta il problema su come assicurare un'adeguata informazione e uno sforzo di orientamento, per permettere alle famiglie e agli studenti di fare scelte consapevoli e utili. E solleva il tema sull'importanza di investire sull'istruzione, aumentando e non certo riducendo le risorse da assegnare alla scuola, soprattutto quella pubblica. Su questi temi la Fondazione Agnelli conferma l'impegno a fornire il proprio contributo, attraverso iniziative e ricerche: proprio mercoledì prossimo, a Roma, verrà presentato un nuovo Rapporto, dedicato ad un tema cruciale come la valutazione della scuola".
La diatriba tra Elkan e Della Valle - Tra Elkan e Della Valle i dissidi non vengono più celati. Le stoccate e i colpi bassi, tra i due, infatti non si contano più. Qualche settimana fa il presidente di Fiat aveva dichiarato che "Della Valle è quello dell'azienda nana"; il patron di Tod's d'altro canto non si è risparmiato, e, dopo l'uscita sui giovani "pigri", lo ha definito un "imbecille".
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