ROMA - Enrico Letta ha blindato il Guardasigilli Anna Maria Cancelieri: ''Sarò molto breve, il voto di sfiducia di domani è una sfiducia al governo'', è stato l'appello al senso di responsabilità del premier fa all'assemblea di ieri notte del Pd. La decisione di Letta di ''metterci la faccia'' ha soddisfatto Matteo Renzi, in ogni caso convinto che Cancellieri dovrebbe dimettersi prima del voto di domani anche ''senza un avviso di garanzia'' perché ormai priva di ''autorevolezza'' e quindi causa di un indebolimento del governo. E’durata poco più di un'ora l'assemblea con cui il premier, insieme al ministro Dario Franceschini, ha scongiurato un cortocircuito dentro il Pd che poteva essere letale per il governo. ''So che la pensiamo diversamente - ha riconosciuto Letta - ma vi chiedo un atto di responsabilità come comunità, l'unità del Pd è l'unico punto di tenuta del sistema politico italiano''.
Gianni Cuperlo, pur convinto che Cancellieri si sarebbe dovuta dimettere ''per motivi di opportunità'', ha chiesto a tutti di essere responsabili dopo l'appello di Letta. E ha attaccato Pippo Civati e i renziani, che a fini congressuali scaricano le azioni sul Pd: ''Quello che non si può fare è scaricare sul partito le responsabilità o le irresponsabilita''. Pippo Civati ha rinunciato a mettere ai voti la sua mozione di sfiducia nella quale sosteneva che ''sono venuti meno i presupporti di trasparenza, lealtà, dignità e correttezza'' di Cancellieri.
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