lunedì 19 agosto 2013

Morto in una cella a Kinshasa uno dei due norvegesi condannati a morte in Congo

KINSHASA - Tjostolv Moland, morto in carcere, e Joshua French
KINSHASA - Tjostolv Moland, uno dei due cittadini norvegesi imprigionati nella Repubblica Democratica del Congo con l'accusa di omicidio dal 2009, è morto, dicono i funzionari.
Il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide, ha dichiarato che Moland è stato trovato morto nella sua cella domenica mattina e che la sua famiglia era stata informata.
 
Tjostolv Moland
Moland e il cittadino britannico-norvegese  Joshua French erano stati condannati a morte nel 2009 per aver ucciso il loro autista e per spionaggio per la Norvegia.nLa causa della morte non è ancora chiaro, dice l'avvocato Hans Marius Graasvold.
"Le condizioni di detenzione erano migliorate di quanto non fossero l'anno passato , perché erano stati trasferiti  in altro carcere, a Kinsaha)  ma era sempre una prigione in Congo e un braccio della morte ed era duro sia fisicamente ma anche mentalmente per loro, ha detto Graasvold .
I due uomini erano stati condannati nella città nord-orientale di Kisangani per l'omicidio del loro autista, Abedi Kasongo, e tentato omicidio di un testimone. Sono stati inoltre riconosciuti colpevoli di spionaggio dopo che sono state trovate addosso ai due  carte d'identità militari. Loro hanno sempre proclamato la loro innocenza.
Il governo norvegese, che ha negato che fossero spie, aveva già chiesto alle autorità congolesi di permettere agli imputati di scontare la pena in Norvegia.
Dopo la loro condanna, i due uomini avevano scritto al presidente congolese Joseph Kabila per chiedere la grazia o che la loro condanna a morte fosse commutata in ergastolo da scontare in Norvegia.
Moland, 32 anni, era stato militare norvegese fino al 2007, momento in cui lui e French aveva iniziato a lavorare per società di sicurezza private in Africa.

Essi hanno sostenuto di essere in Congo con l’intenzione di creare una lor società di sicurezza. Hanno detto di aver assunto  Kasongo come autista dopoche la loro moto si era rotta e che lui era stato ucciso in un attacco di uomini armati nella giungla. Ma non erano stati creduti da un alto tribunale militare.

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