martedì 6 agosto 2013

L’avvocato Coppi: l’intervista di Esposito “una cosa inusuale”. Ghedini: fatto gravissimo

ROMA - "Non si è mai visto, è una cosa inusuale, la vicenda suscita perplessità e preoccupazioni", così ai microfoni di Tgcom24 Franco Coppi commenta l'intervista del giudice Antonio Esposito. "Non spetta a noi valutare il suo comportamento - ha aggiunto - ci sono organi adesso deputati per farlo". L'avvocato di Berlusconi ha quindi spiegato che è in fase di valutazione l'eventuale ricorso alla Corte europea.
"Noi eravamo molto curiosi di conoscere la motivazione della sentenza. Siamo stati soddisfatti in anteprima da queste dichiarazioni del Presidente Esposito", ha rilevato il legale. "Non mi sento abilitato a dare dei giudizi di ordine etico; per quanto riguarda altri profili di questa vicenda, - ha aggiunto Coppi - ci sono organi deputati a valutare il comportamento dei magistrati e spetterà a loro stabilire se rientri nell'ambito delle regole deontologiche che devono essere rispettate".
 "Il fatto in sé è ovviamente gravissimo e senza precedenti". "Gli organi competenti dovranno urgentemente verificare l'accaduto che non potrà non avere dei concreti riflessi sulla valutazione della sentenza emessa". Lo dichiara l'avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, in merito all'intervista del giudice Antonio Esposito. "Solo nei processi nei confronti del presidente Berlusconi possono verificarsi fatti simili", afferma Ghedini in una nota. 

"Fra l'altro il dott. Esposito avrebbe affermato che il presidente Berlusconi sarebbe stato avvertito delle asserite illecite fatturazioni da 'Tizio, Caio e Sempronio' e per ciò meritava la condanna - prosegue Ghedini -. Come qualsiasi controllo degli atti può dimostrare, così non è. Mai nessun testimone ha dichiarato che Silvio Berlusconi conoscesse o si occupasse dell'acquisto dei diritti cinematografici nè in particolare che si occupasse degli ammortamenti o delle dichiarazioni fiscali".

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