martedì 20 agosto 2013

Fermo, trovato il corpo del sedicenne annegato nella notte. Si era rovesciato con il pedalò

FERMO -  Il sedicenne scomparso nella notte durante una gita in pedalò nelle acque al largo di Fermo è stato trovato morto. Il corpo del giovane di Amandola, Riccardo Galiè, è stato ripescato dai soccorritori: era incagliato fra gli scogli, a poca distanza dalla riva. Il ragazzo era finito in acqua dopo che il pedalò si cui si trovava si era rovesciato. I tre amici che erano con lui erano riusciti a salvarsi raggiungendo la riva a nuoto.
I genitori di Riccardo, il padre operaio di un mobilificio a Sarnano, la madre titolare di una pizzeria al taglio ad Amandola, non hanno assistito alla scena del ritrovamento del corpo senza vita del figlio. Dopo una notte di ansia trascorsa sulla spiaggia infatti, gli agenti della polizia li avevano convinti ad allontanarsi per qualche ora dal luogo delle ricerche, condotte da mezzi della Capitaneria di porto, dei vigili del fuoco e da un elicottero della guardia di finanza. Sul posto anche il Nucleo sommozzatori della Guardia costiera di San Benedetto del Tronto.
In paese intanto aumentano anche gli interrogativi: come hanno fatto i quattro sedicenni a raggiungere la spiaggia di Lido di Fermo e ad allontanarsi in mare in piena notte

Qualcuno sostiene che sono saliti su un pullman, altri pensano che ad accompagnarli in auto siano stati uno o più maggiorenni, e che il gruppo si sia poi diviso. Nessuno avrebbe dissuaso i quattro amici dalla loro bravata ai limiti dell'incoscienza. Le indagini dovranno accertare anche se i ragazzi si siano messi in acqua con il pedalò privo del tappo di sicurezza, che molti bagnini tolgono prima di chiudere gli stabilimenti per la notte, proprio per evitare pericolosi viaggi notturni.

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