ROMA - Per redimere la vicenda Pomigliano spunta l'ipotesi di un lodo Monti. Lo scrive oggi Repubblica, secondo cui si sta tentando di far intervenire il premier per mettere fino allo scontro. Il governo, quindi, sta scendendo in campo e ha dato un altolà alla Fiat dopo l'annuncio del licenziamento di 19 operai di Pomigliano per far spazio al reintegro dei lavoratori Fiom deciso da una sentenza della magistratura. L'idea "è quella che sia l'esecutivo di Monti a convocare azienda e sindacati non per una trattativa ma per un prendere o lasciare che provi a spegnere l'incendio", spiega il quotidiano, "una riunione ristretta, 6-7 persone al massimo". Il lodo prevederebbe l'adesione agli accordi da parte della Fiom-Cgil in cambio del rientro in fabbrica.
Il nodo, scrive Repubblica, "è tutto nel significato del termine "adesione": sarebbe molto difficile per la Fiom firmare gli accordi che in questi anni ha contestato. Ma un conto è la firma, un altro è l'impegno scritto a rispettarli pur non condividendoli".
La voce del governo dei tecnici si è fatta sentire in questa settimana: prima il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera che giovedì ha detto "l'azienda è libera" ma "la mossa non mi è piaciuta". Poi una nota del ministro del Welfare e del lavoro Elsa Fornero in cui si invita l'azienda a "a soprassedere all'avvio della procedura di messa in mobilità del personale, in attesa della verifica di una possibilità di dialogo che non riguardi soltanto il fatto specifico, ma l'insieme delle relazioni sindacali in azienda".
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