TORINO - Bagarre in aula al tribunale di Torino, dove si è aperto il processo ai 45 "No Tav" per gli scontri della scorsa estate in Val di Susa. Un attivista ha chiesto a un cameraman della Rai di non fare riprese e, dopo qualche parola grossa, è partito qualche calcio tra i due. Poi il cameraman è stato raggiunto da un pugno al basso ventre e da uno sputo. Il cineoperatore è andato in ospedale per farsi medicare.
Prima dell'inizio dell'udienza, un centinaio di militanti No Tav, arrivati al Palazzo di giustizia per un presidio in sostegno dei 45 imputati nel processo, hanno bloccato la strada davanti al Tribunale. Gli attivisti si sono posizionati in mezzo alla carreggiata costringendo le auto a fare inversione. Palagiustizia presidiato dalle forze dell'ordine.
L'udienza è stata poi sospesa perché l'aula è troppo piccola. Gli attivisti hanno protestato, gridando "vergogna" all'indirizzo dei magistrati, e hanno chiesto la liberazione dei due imputati ancora detenuti che si trovano dentro le gabbie. Il presidente del collegio giudicante, Quinto Bosio, ha disposto la sospensione dell'udienza in attesa dell'eventuale trasferimento in aula più capiente.
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