mercoledì 20 giugno 2012

Il Cnr: nessuna tregua del caldo fino alla fine del mese


ROMA - Farà caldo fino alla fine del mese: per avere una boccata d'ossigeno e un po' di (relativo) fresco bisognerà infatti attendere gli ultimi giorni di giugno, quando si prevede un più deciso cedimento dell'alta pressione con conseguente ingresso di masse d'aria di origine atlantica che, oltre a determinare una più diffusa riduzione delle temperature su gran parte del nostro Paese, potrebbero portare una maggiore ventilazione da nord ovest e temporali anche sulle regioni centro-settentrionali. Sono le previsioni dell'Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibimet-Cnr) di Roma.

Anche per il Cnr il vasto campo di alta pressione che si estende su tutto il Mediterraneo proprio nei prossimi due giorni produrrà il massimo impatto dell'ondata di calore in atto sulla nostra Penisola: tra oggi e giovedì le temperature massime saranno superiori ai 35 gradi al nord e intorno ai 38 gradi nelle regioni centro meridionali, dove non si escludono punte prossime ai 40 gradi in Puglia, Sicilia e Sardegna meridionale. Tassi di umidità elevati e scarsa ventilazione intensificheranno l'impatto di quest'ondata di calore.

L'evoluzione futura dovrebbe essere caratterizzata da due fasi distinte. Un primo cedimento del campo di alta pressione potrebbe iniziare dalla giornata di venerdì, quando il passaggio di una perturbazione Atlantica a ridosso delle Alpi porterà una lieve diminuzione delle temperature al nord e temporali più probabili sulle regioni nord orientali. Sempre da venerdì le regioni del versante Tirrenico centrale potrebbero avere un beneficio per effetto di una moderata ventilazione da nord-ovest che potrebbe attenuare la calura. Le rimanenti regioni centro meridionali potrebbero beneficiare poco significativamente di questo cambiamento, rimanendo nell'influenza diretta dell'anticiclone.

A partire da lunedì 25 le previsioni indicano una nuova fase di rafforzamento dell'alta pressione che non dovrebbe però determinare una nuova ondata di calore. Le temperature, infatti, sebbene elevate dovrebbero rimanere diffusamente al di sotto dei 35 gradi con qualche sporadico picco superiore solo sulle estreme regioni meridionali.

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