venerdì 22 giugno 2012

Oslo: chiuso il processo a Breivik. Lui: non sono pazzo e mi dovete assolvere. E parla anche di Sex and city


Breivik ascolta l'arringa del suo avvocato

OSLO - Il processo di Anders Breivik Behring si è concluso in Norvegia cin una manifestaZione di protesta delle famiglie delle vittime contro i suoi tentativi di giustificare il massacro.
Mentre prendeva la parola per spiegare perché aveva ucciso 77 persone lo scorso luglio, circa 30 persone hanno protestato fuori dall'aula.
Breivik, a telecsmere spente, ha nuovamente ribadito che aveva agito per fermare l'invasione musulmana, ha chiesto di essere considerato sano e di essere assolto. Con voce rapida Breivik ha perfino parlato di tv, conbtestando il fatto che la Norvegia aveva inviato degli immigrati a rappresentare il paese nella Eurovision Song Contest: un insulto a tutti i norvegesi, ha detto alla corte.
Ha poi parlato della popolare  serie di telefilm Sex and the City, che egli ritiene un esempio di come “si stiano sgretolando i valori fondamentali sani”.  “Samantha e Carrie, che attraverso i 100-200 episodi della serie, hanno avuto rapporti sessuali con centinaia di uomini rappresentano gli ideali di oggi”. Questo pensiero è una malattia, ha sostenuto l’imputato: la società va protetta (magari sparando, ndr). 
Ha poi sproloquiato sulle dinamiche demografiche. Oggi si fanno figli a 35 anni, le donne fovrebbero farli a 20 e non andare in giro a divertirsi.
Breivik ha sostenuto per cui il giudice deve riconoscerlo sano di mente prché è stato esaminato da 37 persone e solo due lo hanno ritenuto pazzo.
“Ieri, è stato trovato esplosivo all'esterno di centrali nucleari svedesi - ha poi detto -  Ciò dimostra che i miei fratelli sono là fuori e lavorare. Ho descritto nel compendio come è possibile attaccare gli impianti svedesi e tedeschi centrali nucleari”.
“L’Europa - ha concluso - avrà un territorio di autogoverno in Europa, dove ci dovrebbero essere solo i cristiani bianchi. L'area crescerà in caso di successo”. 
I giudici consegneranno il loro verdetto il 24 agosto. L'accusa chiede che Breivik sia considerarsi pazzo.
Alcune delle giovani vittime di Breivik
Trond Blattman, che ha perso il suo figlio Hnery di 17 anni nel masscro di Utoeya e cheora è portavoce di un gruppo di sostegno delle vittime, aveva già chiarito che la protesta era rivolto a Breivik e non alla Corte.
L’avvocato di Breivik, Lippestad ha sottolineato che spetta al giudice decidere se il suo cliente era stato sano di mente al momento degli attacchi.
"La madre di queste azioni non è violenza, è un estremo, radicale, atteggiamento politico, e le sue azioni devono essere percepito dal punto di vista della cultura della destra estremista", ha detto.
Ha descritto il suo cliente come un uomo comune giovane con buoni amici e colleghi.Come, ha chiesto, sarebbe stato possbile a un uomo malato di mente avere il permesso di entrare in un club di tiro?
Nulla nella vita di Breivik fino all’ "inferno” del 22 luglio nulla aveva indicato che era una persona violenta, ha sostenuto l'avvocato.
Mentre l'avvocato parlava, Breivik, seduto, con calma sorseggiava acqua di tanto in tanto.
Ed ora, l’attesa della sentenza.

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