lunedì 9 aprile 2012

Aumenta la pressione dei militanti per buttare fuori dalla lega Renzo Bossi e Rosi Mauro


MILANO - Si allarga all'interno della Lega il fronte di chi chiede l'uscita dal movimento di Renzo Bossi e Rosi Mauro, accusati di aver usato per scopi privati i soldi del partito.
  Ieri Fabio Rolfi, segretario provinciale di Brescia, collegio dove il figlio del 'senatur' e' stato eletto nel 2010, ha annunciato che, alla prossima riunione del direttivo, il 16 aprile, chiederà l'espulsione di Renzo e di Monica Rizzi, assessore lombardo allo Sport, indagata dalla Procura di Brescia per presunte attivita' di dossieraggio per favorire la candidatura di Bossi jr. Oggi e' il turno di Christian Invernizzi, segretario provinciale a Bergamo. 'Maroniano', come Rolfi, Invernizzi ha chiesto un passo indietro del giovane consigliere regionale e della Mauro'. "Come segretario provinciale ho espulso persone per molto meno" dice. "Se veramente credono nel movimento devono dimostrarlo: se ne vadano. Se poi le accuse si dimostreranno balle, potranno tornare". Tesi condivise, spiegano nel movimento, anche dal segretario provinciale della Valcamonica, Enzo Antonini. Anche lui eletto da poco nella tornata dei congressi lombardi che ha visto affermarsi esponenti vicini a Roberto Maroni (tranne che a Varese, dove e' stato imposto il 'bossiano', Maurilio Canton, per il quale e' ora pronta la richiesta di sfiducia) si farà promotore di un'iniziativa analoga nei prossimi giorni.

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