TOLOSA - E’ iniziato il blitz contro il killer dei bambini ebraici e dei militari asseragliato nell’appartamento di Tolosa. Lo riferiscono fonti di polizia. Udite tre esplosioni nell'edificio dove è asserragliato l'uomo, in rue Sergent Vigné, numero 17. Il killer della scuola ebraica si sarebbe arreso subito dopo le prime esplosioni, secondo alcune radio. Il vice sindaco di Tolosa aveva annunciato un'azione "violenta" per catturare Merah. Ma il ministero degli interni ha subito smentito: non c'è stato alcun assalto e il terrorista non si è ancora arreso.
Le esplosioni illuminano la facciata della casa dove è asserragliato il killer |
E' stata sfondata da una delle granate la porta d'ingresso dell'abitazione del killer, ha confermato la polizia. Le teste di cuoio dunque si stanno avvicinando all' "obiettivo": catturare l'assassino vivo, come chiede il presidente della Repubblica Sarkoszy.
Il ministro dell'interno francese ha ribadito alle 0.30 che le esplosioni erano a scopo intimidatorio ed effettuate per far saltare i nervi a Merah, propedeutiche all'assalto delle "teste di cuoio". La polizia starebbe attendendo la reazione di Merah: le porte sono tutte sfondate e anche le finestre. Gli agenti hanno anche praticato una breccia nel muro.
Dall'appartamento non giunge alcun segno di vita. Merah non ha sparato, come aveva fatto all'inizio della vicenda, alle tre della notte scorsa, quasi 24 ore fa.
"Speriamo di evitare l'attacco, perché vogliamo prendere Merah vivo in modo che possa essere giudicato", aveva detto in prima serata il ministro dell'Interno Claude Guéant
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