lunedì 10 ottobre 2011

Teheran: attrice condannata a un anno di prigione e 90 frustate per un film non gradito al regime degli ayatollah



TEHERAN - Un anno di prigione e novanta frustrate. E' la condanna inflitta in Iran all'attrice Marzieh Vafamehr per aver recitato in un film diretto dalla regista-poetessa Granaz Moussavi che evidenzia le difficoltà di espressione delle donne della cultura nella Repubblica islamica. La notizia è stata rivelata dal sito di opposizione Kalameh.com, secondo il quale i legali dell'attrice hanno presentato ricorso lo scorso sabato.

Vafamehr è stata arrestata nel luglio scorso dopo essere apparsa (senza nijab) in "My Tehran for sale" (la mia Teheran in vendita), pellicola che per la prima volta mostra sul grande schermo immagini realistiche dell'Iran moderno e della vita dei giovani sotto il regime. 

Il film, una produzione realizzata in collaborazione con un gruppo australiano, racconta la storia di una giovane attrice di teatro costretta
prima a condurre una vita segreta e poi all'espatrio dopo che le sue performance sono state messe al bando dalle autorità.

Abbastanza per mettere in allarme la censura del clero ultraconservatore della Repubblica islamica, che ovviamente non aveva autorizzato la diffusione del lungometraggio. Secondo il sito, la Vafamehr sarebbe stata rilasciata poco dopo l'arresto dietro il pagamento di una cauzione dall'entita' imprecisata.

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