giovedì 1 settembre 2011

Gheddafi: "Lasciate bruciare la Libia in una lunga battaglia". Riuniti a Parigi i 60 Paesi del Gruppo di contatto


 TRIPOLI - Muammar Gheddafi ha invitato i suoi sostenitori a lasciar "bruciare la Libia in una lunga battaglia". "Continuate a combattere anche se non sentite la mia voce", li ha esortati in un messaggio audio inviato alla tv siriana Al-Arrai. "Se vogliono una lunga battaglia, che sia lunga. Se la Libia brucia chi potra' governarla? Lasciamola bruciare", ha affermato il Rais. Gheddafi inoltre ha affermato che "tutte le tribu' di Sirte e Bani Walid sono armate e non saranno mai sottomesse" e ha chiesto di organizzare "imboscate" ai ribelli. "Non ci consegneremo, non siamo donne, continueremo a combattare", ha avvertito.
Intanto nella capitale francese e' iniziata la riunione di 60 Paesi, una sorta di Gruppo di Contatto allargato, chiamati a tracciare gli scenari della ricostruzione nel Paese nordafricano. Vi partecipano i rappresentanti delle principali entita' sovranazionali: dall'Onu alla Lega Araba, dall'Ue all'Organizzazione della Conferenza Islamica, dall'Unione Africana alla Nato. Per la prima volta a pieno titolo sono stati invitati i ribelli del Consiglio Nazionale Transitorio.
Per l'Italia c'e' il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Prima ancora dell'inizio dei lavori il Cnt ha gia' messo a segno diversi successi diplomatici. Il più  importante è stato, quasi a sorpresa, il riconoscimento accordatogli dalla Russia come "attuale autorita' di governo". La stessa Cina, pur non essendosi finora spinta a tanto, ha comunque gratificato il Consiglio insurrezionale definendone il ruolo "importante e significativo". Ambedue i Paesi avevano sempre avversato apertamente il Gruppo di Contatto: oggi invece a Parigi sono, in forme diverse, rappresentati.
Dal punto di vista pratico, non meno utile per gli insorti e' stata la presa di posizione dell'Algeria, unico tra i Paesi maghrebini a non averli riconosciuti. Ciò invece avverra', ha annunciato il ministro degli Esteri algerino Mourad Medelci, non appena il Cnt avra' dato vita a un governo piu' ampio, che "rappresenti tutte le regioni". Esclusa invece qualsiasi ipotesi di asilo al Colonnello, a differenza di quanto avvenuto per la seconda moglie, Safiya, e per tre dei figli, Mohammed, Hannibal e Aisha: un'eventualita' "mai presa assolutamente in considerazione", ha tagliato corto Medelci.
Il ministro degli Esteri francese Alain Juppe' ha annunciato di aver ricevuto dall'Onu l'autorizzazione a sbloccare subito un miliardo e mezzo di euro congelati nelle banche nazionali. Stando alla stampa di Francia, sarebbe anche stato concluso un accordo segreto che garantirebbe a Parigi lo sfruttamento del 35 per cento delle risorse petrolifere libiche, in cambio di un "sostegno totale e permamente" al Cnt, il cui portavoce Mahmoud Shammam ha pero' smentito.

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