ERFURT - L'uomo che ieri ha sparato quattro colpi durante la visita di Benedetto XVI a Erfurt e' di nuovo libero.
Un portavoce della polizia ha dichiarato oggi che gia' nella giornata di ieri, poche ore dopo il fermo, l'uomo di 30 anni, nativo di Erfurt ma residente a Berlino, era stato rilasciato.
Inizialmente il ragazzo aveva negato ogni addebito, ma nel corso dell'interrogatorio di polizia ha confessato di aver sparato i colpi in direzione degli addetti alla sicurezza di una societa' privata con un fucile ad aria compressa.
Non ce l'aveva affatto col Papa, e oggi è sfinito, "mi vergono". E' quello che ha raccontato lo sparatore a un giornalista del 'Thüringer Allgemeine' di Erfurt. Il giovane è stato arrestato ieri intorno alle 11, rilasciato cinque ore dopo, e dovrà rispondere di tentate lesioni personali. Chirtarrista, era a Erfurt per incontrare la sua band, e non per la visita di Benedetto XVI.
Aveva bevuto un po' e ha voluto provare il fucile ad aria compressa che si trovava a casa di un conoscente di Erfurt, che gli aveva prestato il suo appartamento. Ha confessato di ritenere il gesto commesso "soltanto stupido e imbarazzante". Un conoscente - ha continuato il racconto - gli aveva dato le chiavi de suo appartamento, perché potesse pernottarvi. Lì il giovane ha trovato un fucile e una pistola ad aria compressa. La tentazione di provare l'arma ha evidentemente vinto su ogni altra considerazione: ha preso il fucile e lo ha puntato per strada, provando a colpire un bersaglio.
Il giovane ha anche sostenuto di non aver sentito il campanello quando la polizia, che poi ha forzato l'ingresso, ha bussato per arrestarlo. Stava dormendo. .
Un portavoce della polizia ha dichiarato oggi che gia' nella giornata di ieri, poche ore dopo il fermo, l'uomo di 30 anni, nativo di Erfurt ma residente a Berlino, era stato rilasciato.
Inizialmente il ragazzo aveva negato ogni addebito, ma nel corso dell'interrogatorio di polizia ha confessato di aver sparato i colpi in direzione degli addetti alla sicurezza di una societa' privata con un fucile ad aria compressa.
Non ce l'aveva affatto col Papa, e oggi è sfinito, "mi vergono". E' quello che ha raccontato lo sparatore a un giornalista del 'Thüringer Allgemeine' di Erfurt. Il giovane è stato arrestato ieri intorno alle 11, rilasciato cinque ore dopo, e dovrà rispondere di tentate lesioni personali. Chirtarrista, era a Erfurt per incontrare la sua band, e non per la visita di Benedetto XVI.
Aveva bevuto un po' e ha voluto provare il fucile ad aria compressa che si trovava a casa di un conoscente di Erfurt, che gli aveva prestato il suo appartamento. Ha confessato di ritenere il gesto commesso "soltanto stupido e imbarazzante". Un conoscente - ha continuato il racconto - gli aveva dato le chiavi de suo appartamento, perché potesse pernottarvi. Lì il giovane ha trovato un fucile e una pistola ad aria compressa. La tentazione di provare l'arma ha evidentemente vinto su ogni altra considerazione: ha preso il fucile e lo ha puntato per strada, provando a colpire un bersaglio.
Il giovane ha anche sostenuto di non aver sentito il campanello quando la polizia, che poi ha forzato l'ingresso, ha bussato per arrestarlo. Stava dormendo. .
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