Federica Mangiapelo |
Marco di Muro |
Ci sono voluti due anni, passati tra perizie, esami e i disperati appelli della famiglia a far luce sulla verità. Il nome di Di Muro, oggi 25enne, era stato però da subito iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Civitavecchia.
Era stato proprio lui l'ultima persona ad aver visto Federica prima della morte. E sempre lui aveva continuamente sostenuto di aver lasciato la ragazza attorno alle 3, di una piovosissima notte autunnale tra il 31 ottobre e l'1 novembre 2012, in piazza ad Anguillara, alle porte di Roma. Il corpo della 16enne venne poi trovato ore dopo a circa 5 chilometri di distanza da quel luogo.
L'autopsia rivelò che Federica morì a causa di problemi cardiaci, ma solo l'ostinazione della famiglia riuscì a convincere gli inquirenti a non chiudere l'inchiesta e a procedere a nuovi accertamenti. E proprio la perizia pneumologica in sede di incidente probatorio stabilì che Federica morì per annegamento e non per arresto cardiaco, che - stando ai medici - ne sarebbe stato solo una causa.
L'accusa per il giovane è quella di omicidio volontario aggravato. Secondo gli inquirenti, il giovane - da tempo inviso alla famiglia - l'avrebbe prima strattonata facendola cadere a terra e poi annegata tenendole la testa sott'acqua. "E' un primo passo verso la verità - il commento del sindaco di Anguillara, Francesco Pizzorno -, la famiglia non si arrenderà fino a quando non sarà fatta piena luce sulla morte di Federica".
Nessun commento:
Posta un commento