domenica 17 novembre 2013

Dopo lo stop di Bruxelles, il governo corre ai ripari: 1,5 miliardi di tagli alla Sanità

ROMA - Dopo la bocciatura della manovra da parte di Bruxelles, il Governo corre ai ripari. Il commissario della spending review, Carlo Cottarelli, ha pronto un piano di riduzione della spesa pubblica che entrerà subito in azione. L'obiettivo è recuperare 2-3 mld di euro immediatamente e il settore dal quale si può cominciare è la Sanità: la previsione è arrivare a 1-1,5 mld di tagli nel 2014, tanto per cominciare. Domani l'apposito comitato interministeriale esaminerà il governo programmatico inviato nei giorni scorsi a palazzo Chigi dal commissario Cottarelli: vi sono indicate le linee guida attorno alle quali far convergere interventi strutturali di riduzione della spesa, con un perimetro che riguarda l'intera amministrazione pubblica. La carta che il ministro dell'Economia Saccomanni potrà giocarsi già alla riunione dell'Eurogruppo di venerdì è la realizzazione nel 2014 di risparmi da 1,5 mld contro i 600 mln prudenzialmente cifrati nella legge di Stabilità. E non è escluso che l'asticella dei tagli, fino al 2015, possa salire ancora. Insomma, si raschia il fondo e a rimpolpare le casse dello Stato, arriva pure il super-acconto dei contribuenti. Il Fisco bussa alla porta di venti milioni di cittadini: un esercito che entro i prossimi 15 giorni (entro il 2 dicembre) tra Irpef, Irap e Ires farà confluire 34 mld di euro nelle tasche del Tesoro.


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