Enrico Letta |
"Non si ricomincia con la tarantella, la pagina è stata voltata in modo definitivo. Sono rispettoso del travaglio del Pdl, Alfano ha affermato una leadership forte e marcata: è stato sfidato e ha vinto. Ora trovino modi e forme perché quello che è accaduto non accada più".
"Nel 2014 i lavoratori italiani avranno un beneficio in busta paga. Ne discuteremo con le parti sociali e ci saranno vantaggi anche per le imprese": L'annuncio del premier è un impegno: "La legge di stabilità avrà come cuore la riduzione del cuneo fiscale". Letta ha definito la disoccupazione giovanile come "il dramma principale dell'Italia". E ricordando le iniziative attuate dal suo governo in materia, allarga lo spettro del discorso: "Bisogna che in Italia il costo del lavoro scenda. E' insopportabile il costo attuale del lavoro. La legge di stabilità avrà come cuore la riduzione del cuneo fiscale. Dobbiamo dare soldi in busta paga ai lavoratori e non solo alle imprese. Ne discuteremo. Nel 2014 i lavoratori italiani avranno un beneficio in busta paga. Ne discuteremo con le parti sociali, e ci saranno vantaggi anche per le imprese".
"Ho accettato le dimissioni del sottosegretario Biancofiore perché dopo che i ministri le avevano ritirate lei le ha mantenute. Quindi le ho accettate per far capire che sono cambiate le cose".
"Nelle prossime settimane, nei prossimi mesi presenteremo una legge di stabilità e lavoreremo a mettere ordine nelle aliquote dell'Iva. Lo faremo tenendo conto dei problemi della finanza pubblica".
"Se entro l'autunno non avremo completato il percorso parlamentare della riforma del finanziamento dei partiti io metto a disposizione lo strumento del decreto legge", ha detto il presidente del Consiglio a l'intervista su Skytg24. Come data limite Letta mette il 21 dicembre, giorno della fine dell'autunno.
"Riduzione della spesa pubblica, dismissioni del patrimonio pubblico, recupero dell'evasione fiscale ma anche "far rientrare i soldi che stanno in Svizzera: ce ne sono tanti e bisogna fare un buon lavoro perché quei soldi paghino il nostro welfare": sono i punti cardine per la crescita dell'Italia indicati da Enrico Letta a Sky Tg24. "Sono ottimista perché so che alla fine dell'anno avremo il segno più sulla crescita ed il prossimo lo stesso. Non solo può, ma deve esserlo".
"Ho letto un'importante intervista di Renzi a La Stampa Io e Renzi siamo caratterialmente diversi ma abbiamo imparto entrambi che abbiamo responsabilità che vanno oltre i caratteri. Renzi ha dimostrato un atteggiamento positivo e sono sicuro che al congresso lui, Cuperlo e gli altri faranno un buon lavoro e il congresso sarà un fatto positivo per il governo". Alla domanda su quale candidato appoggerà, il premier risponde: "Io sto fuori mi concentro sull'attività di governo".
"Berlusconi grande? Era una battuta ovviamente ironica: tutto mi aspettavo tranne che quello che è accaduto, quindi la confermo anche oggi". Così il premier spiega la sua esclamazione "grande!" pronunciata quando Silvio Berlusconi ha annunciato in Senato che avrebbe votato la fiducia.
"Carlo Cottarelli ha esperienza internazionale, sa dove mettere le mani e deve far bene il suo lavoro", ha spiegato Lettaparlando del commissario per la spending review. "Tagliare la spesa è essenziale. Cottarelli è la persona giusta per farlo. Ma deve a disposizione un tempo lungo", conclude Letta.
L'Italia metterà in campo "un rapporto più stringente con la Libia" in materia di immigrazione, ha annunciato il premier spiegando che "il problema ora è la Libia". "La situazione negli ultimi due anni è cambiata: sono saltate le entità statuali nel Nordafrica": per questo, ha spiegato, è necessario trovare nuove forme di collaborazione.
"Non accettiamo e non accetteremo ingerenze nel libero confronto del nostro movimento politico! E questo vale anche per il presidente del Consiglio e per il segretario del Partito Democratico". Lo afferma Angelino Alfano, che replica così alle parole di Letta e Epifani. Riferendosi al dibatitto interno al Pdl, il vicepremier dice: "Stiamo lavorando, ciascuno secondo il proprio modo, per l'unità del partito e quello è per tutti noi l'obiettivo strategico".
"Non accettiamo e non accetteremo ingerenze nel libero confronto del nostro movimento politico! E questo vale anche per il presidente del Consiglio e per il segretario del Partito Democratico". Lo afferma Angelino Alfano, che replica così alle parole di Letta e Epifani. Riferendosi al dibatitto interno al Pdl, il vicepremier dice: "Stiamo lavorando, ciascuno secondo il proprio modo, per l'unità del partito e quello è per tutti noi l'obiettivo strategico".
La Biancofiore: Letta mi ha dimissionata
"Apprendo" da un'intervista al "premier Letta che le mie dimissioni sarebbero state accettate per una formalità". Michaela Biancofiore, da sottosegretario Pdl, aveva presentato le sue dimissioni assieme ai ministri. Oggi scopre che sono state accettate e invoca "un intervento" di Alfano, "affinché renda noto se trattasi di epurazione frutto di una precisa scelta politica - di mobbing che nulla ha a che vedere, con tutta evidenza, con l'unità" del Pdl.
Michaela Biancofiore |
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