venerdì 11 ottobre 2013

La Corte penale internazionale concede alla Libia di processare il capo degli 007 di Gheddafi

Abdullah al-Senussu
L’AJA - La Corte penale internazionale (CPI) ha stabilito che il capo dell'intelligence libica ai tempi di Gheddafi, Abdullah al-Senussi, può essere processato in Libia.
La decisione significa che la CPI non chiederà più che  Senussi sia inviato a L'Aia per essere processato. L'ex capo dell'intelligence militare era stato incriminato dalla Corte penale internazionale nel 2011 per crimini di guerra commessi durante la rivolta contro il regime di Gheddafi. Era stato estradato in Libia dalla Mauritania.

La corte ha anche precisato che la decisione non aveva "alcuna attinenza con il procedimento contro Saif al-Islam Gheddafi". Il figlio del defunto capo è stato anche incriminato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra. Saif Gheddafi è trattenuto da una milizia nella città occidentale di Zintan. 
Il mese scorso i miliziani si sono rifiutati di consegnarlo a un tribunale di Tripoli per comparire in un'udienza cautelare accanto a Senussi e agli altri 35 imputati in quel caso.

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