mercoledì 9 ottobre 2013

I ministri Pdl: non ci sarà ritorno sull’abolizione dell’Imu

ROMA - La conferenza stampa dei ministri del Pdl
ROMA - "Noi siamo quelli che hanno impedito l'aumento dell'Imu e su questa strada non ci sarà un ritorno". Lo ha assicurato il vicepremier Angelino Alfano, rivendicando l'impegno dei ministri Pdl al governo in una conferenza stampa alla quale hanno tutti e cinque partecipato. "Abbiamo sempre messo il bene del Paese - ha sottolineato Alfano - prima di tutto. Lo dico perché al momento della formazione del governo ci siamo basati su due pilastri: da un lato come affrontare la crisi e l'altro la riforma delle istituzioni".
Alfano ha citato il ministro Quagliariello, esempio di come "in questi mesi sia stato il motore che ha portato a compimento ciò che si era prefissato il governo".
"Il nostro obiettivo - ha chiarito Alfano - è realizzare dentro il governo il nostro programma: non tutto può essere realizzato perché è di larghe intese e non è il nostro. Noi ci battiamo per i nostri ideali. Noi non possiamo realizzare tutto il nostro programma che potremmo fare quando vinceremo noi".
La nostra prospettiva è lavorare per il bene dell'Italia con un partito grande e unito. Vogliamo una grande forza politica per il paese e coltiviamo ambizioni grandi: un grande centrodestra con al centro il Pdl. Con Berlusconi c'è un vincolo affettivo mai venuto meno''.
"Non voglio alimentare le polemiche ,l 'invito che faccio a tutti è quello di abbassare i toni delle dichiarazioni per lavorare insieme all' unità per gli anni che ci attendono insieme", dice  Alfano a chi gli chiede un commento alla richiesta di Fitto di azzerare gli incarichi.  "Insieme - aggiunge - faremo le scelte che si riterrà di fare insieme". "Nel nostro futuro - dice ancora il vicepremier - non vedo le larghe intese ma un largo successo con un grande centrodestra che riunisca tutti i moderati alternativi alla sinistra italiana che pensano di poter scommettere su una ricetta liberale che sia sempre a favore della società".
Anche il ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha ricordato la bontà del lavoro svolto finora. "La fiducia del Pdl al governo è per noi un fattore fondamentale perché consente di portare avanti un lavoro fatto in 5 mesi in un governo eccezionale perché composto di due soggetti che dovranno continuare ad essere alternativi. Vogliamo continuare con forza perché l'unico modo con cui la politica, anche del Pdl, possa tornare ad essere tale solo se si torna ad occuparci dei problemi concreti dei cittadini". "I 3 punti su cui dobbiamo lavorare (tema della casa, trasporto pubblico e logistica) vanno nella direzione che ha detto Alfano all'inizio e cioè nella logica di essere alternativi al centrosinistra, ma oggi più che mai a lavorare insieme per il nostro Paese", ha aggiunto Lupi. "Altre cose non le capirebbero i cittadini compresi i nostri elettori".
"Sono sei mesi che lavoro contro il neocentrismo e l'unico modo è cambiare le istituzioni e la legge elettorale altrimenti il neocentrismo è inevitabile al di là degli attori politici. Se la politica non ce la fa, sarà una Caporetto insopportabile", ha spiegato il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello nella conferenza stampa.
Attacca Sandro Bondi, coordinatore Pdl: "Francamente, e lo dico senza alcuno spirito polemico, proprio non riesco a comprendere il senso di una conferenza stampa, da cui emerge solo una rivendicazione, senz'altro legittima e in parte condivisibile, dei risultati conseguiti dalla nostra delegazione ministeriale. Senza alcun cenno ad una necessaria riforma della giustizia e al dramma che riguarda non solo il Presidente Berlusconi e il nostro partito ma il futuro stesso della nostra democrazia, la conferenza stampa rischia di apparire incomprensibile e perfino paradossale".
"All'amico Sandro Bondi dico che il risultato della conferenza stampa è evidente per sottolineare che ha un senso stare dentro questo governo dove ci prefiggiamo di realizzare i punti del nostro programma". Risponde così Angelino Alfano, a chi gli chiede un commento alle dichiarazioni di Sandro Bondi.

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