ROMA - Dura arringa del Pg di Cassazione al processo a carico di Berlusconi, la cui sentenza è attesa per domani sera o giovedì mattina. Antonio Mura ha sostenuto che l’ex premier è stato l’ideatore delle frodi fiscali per le quali è stato condannato in primo e secondo grado e si accinge quindi con ogni evidenza a chiedere la conferma della condanna.
Nel meccanismo di fatturazioni fittizie emerso nel processo Mediaset si rileva "una continuità del sistema" che aveva il duplice obiettivo di "gonfiare i costi per benefici fiscali e produrre pagamenti per la costituzione all'estero di ingenti capitali". Lo ha detto il sostituto pg Antonello Mura, nella requisitoria in Cassazione. Il rappresentante dell'accusa ha condotto una disanima degli elementi probatori. "E' naturale - ha detto - che oggetto di attenzione sia stato anche il meccanismo contrattuale", ossia i passaggi dal contratto d'origine ad una serie di subcontratti, e "oggetto probatorio è pure il carattere riservato che anche in azienda c'era sui passaggi intermedi fino al passaggio finale". Nella vicenda Mediaset ''sono presenti tutti gli elementi costitutivi della fattispecie di reato di frode fiscale ascritta agli imputati''.
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