Dario Lombardo |
Intanto si apprende che il sistema di allarme per segnalare l'eccessiva velocità nella curva in cui è avvenuto l'incidente ferroviario avrebbe funzionato.
Il sistema, visivo e acustico, ha segnalato al conducente che la velocità era superiore a quella prevista. Ora il macchinista Francisco José Garzon Amo rischia, secondo le prime valutazioni legali, da 12 fino a 312 anni di carcere per l'incidente in cui sono morte 78 persone e altre 178 sono rimaste ferite. L'art. 142 del codice penale spagnolo prevede per il reato di negligenza (con conseguenze mortali) una pena variabile da uno a quattro anni di carcere per ciascuna delle vittime. La somma è quindi 312 anni, anche se alcune norme potrebbero consentire ad Amo di non superare la detenzione effettiva di 12 anni. I familiari delle vittime e i feriti potranno inoltre chiedere un risarcimento fino a 150mila euro ciascuno.
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