ROMA - Secondo le rilevazioni dell'Istat, a giugno la disoccupazione si ferma al 12,1%, con un piccolo passo indietro rispetto a maggio, anche se resta in aumento su base annua (+1,2%). Cattive notizie soprattutto sul fronte della disoccupazione giovanile, salita al 39,1%, in crescita di 0,8 punti percentuali rispetto a maggio e di 4,6 punti su base annua.
Sono complessivamente 642mila i ragazzi tra i 15 e i 24 anni alla ricerca di un lavoro.
Le donne - La differenza tra i sessi in materia di disoccupazione si fa sentire. Per gli uomini il tasso si conferma all'11,5%, lo stesso valore di maggio, ma il più alto dall'inizio delle serie storiche trimestrali, cioè dal 1977. Quanto alla percentuale femminile invece è pari al 12,9%, in diminuzione di 0,2 punti su maggio, ma in aumento di 1,0 punti su base annua. Anche il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 89 mila, diminuisce dell'1,0%, ma aumenta dell'11% in termini tendenziali, con 307 mila persone in più alla ricerca di un lavoro. Aumentano anche gli inattivi, cioè che non lavorano né sono alla ricerca di un posto: +120 mila.
Persi 441mila posti - A giugno l'Istat rivela anche che gli occupati diminuiscono dello 0,1% rispetto a maggio, con 21 mila persone in meno a lavoro, e dell'1,8% su base annua, con 414 mila occupati in meno. Il tasso dioccupazione, pari al 55,8%, è ai livelli del terzo trimestre del 2000.
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