ROMA - Dopo la vicenda legata a Google emerge che anche altri colossi americani di internet aggirerebbero il fisco italiano con le loro filiali. Sia Amazon che Facebook avrebbero pagato imposte molto basse allo Stato italiano: 950 mila euro per il retailer online e 132 mila euro per il social network. Le due aziende disporrebbero di strutture societarie che permetterebbero loro di fatturare la pubblicità raccolta e le vendite effettuate in Italia in filiali collocate in Paesi con una fiscalità più morbida, il Lussemburgo per Amazon e l’Irlanda per Facebook.
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