BRUXELLES - Sulla vicenda dell'espulsione dall'Italia di Alma Shalabayeva "ritengo che ci siano ancora punti oscuri che altre istituzioni devono chiarire". Lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino, al suo arrivo alla riunione dei colleghi dell'Ue.
A chi domanda se l'espulsione dell'ambasciatore kazako Andrian Yemelesson sia un'opzione, il ministro ha replicato. "La mia prima preoccupazione e' non indebolire per reazione o controreazione la nostra presenza ad Astana. Indubbio però è che l'attuale ambasciatore kazako in vacanza, dopo questi avvenimenti, non sarà più una persona molto utile nemmeno per i kazaki".
"Poichè ampiamente informati - risponde il ministro Emma Bonino a chi domanda se pensa che nel corso dei lavori le verranno fatte richieste di chiarimenti sul caso Ablyazov - non credo che l'argomento sarà sollevato. Abbiamo da tempo avvertito - dice - sia la presidenza dell'Ue, che peraltro è l'unica che mantiene un ufficio ad Almaty, e che ha garantito il supporto a difesa e a monitoraggio della situazione della signora (Shalabayeva) così come abbiamo avvertito la commissione Ue", spiega. "A Ginevra è già stato mandato il 10 luglio il rapporto che ci era stato inviato dal capo della polizia. Ho anche avuto occasione di parlarne alla riunione che abbiamo avuto a Maiorca con tutta una serie di ministri", aggiunge il ministro. Bonino spiega poi come "la questione della difesa e della protezione della signora", sia stata la sua "preoccupazione dal primo giugno", e si è "manifestata in diversi incontri con gli avvocati e nell'essere andati a visitarla due volte raccogliendo la firma per la procura, perché potesse fare un esposto".
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