lunedì 12 marzo 2012

In calo la spesa alimentare delle famiglie italiane: - 15%. Siamo tornati indietro di 30 anni



ROMA - Famiglie italiane in difficoltà con il carrello della spesa: sul mercato nazionale i consumi di prodotti alimentari, bevande e tabacco hanno mostrato un calo dell'1,5% a prezzi costanti. Lo segnala un rapporto Intesa Sanpaolo affermando che in termini di spesa procapite il dato 2011 riporta i livelli indietro di quasi 30 anni. 
Nel rapporto si legge infatti che "si deve tornare ai primi anni '80 per scendere al di sotto dei 2.400 euro annui destinati al comparto agro-alimentare", ossia alimentari, bevande, tabacco. In particolare, si legge nel rapporto, "si tratta in parte di un trend strutturale legato al minore consumo di alcune voci (come il tabacco) ma che segnala anche le evidenti difficolta' del consumatore italiano che, a fronte delle tensioni sul mercato del lavoro e sul reddito disopnibile, riduce ulteriormente gli sprechi e modera gli acquisti anche in un comparto dei bisogni poco comprimibili come l'agroalimentare"
La crescita registrata dall'Istat nella media del 2011 per le retribuzioni lorde (per unità di lavoro equivalenti a tempo pieno), nel complesso dell'industria e dei servizi (+2,2%) è uno dei valori più bassi degli ultimi anni, che eguaglia i minimi del 2009, quando si verificò un effetto di rimbalzo negativo sull'anno precedente (legato a una concentrazione di rinnovi contrattuali) e del 2007. Si tratta di uno dei peggiori dati degli anni più recenti. Nella media del 2011 le retribuzioni lorde (per unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) aumentano, nel complesso dell'industria e dei servizi, del 2,2% rispetto all'anno precedente. Lo rileva l'Istat. Il rialzo delle retribuzioni di fatto risulta in rallentamento a confronto con il 2010 (+2,9%) e inferiore al livello registrato dall'inflazione nel 2011 (+2,8%)

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