ROMA
- Famiglie italiane in difficoltà con il carrello della spesa: sul mercato
nazionale i consumi di prodotti alimentari, bevande e tabacco hanno mostrato
un calo dell'1,5% a prezzi costanti. Lo segnala un rapporto Intesa Sanpaolo affermando che in
termini di spesa procapite il dato 2011 riporta i livelli indietro di quasi 30
anni.
Nel rapporto si legge infatti che "si deve tornare ai primi anni '80 per scendere al di sotto dei 2.400 euro annui destinati al comparto agro-alimentare", ossia alimentari, bevande, tabacco. In particolare, si legge nel rapporto, "si tratta in parte di un trend strutturale legato al minore consumo di alcune voci (come il tabacco) ma che segnala anche le evidenti difficolta' del consumatore italiano che, a fronte delle tensioni sul mercato del lavoro e sul reddito disopnibile, riduce ulteriormente gli sprechi e modera gli acquisti anche in un comparto dei bisogni poco comprimibili come l'agroalimentare"
La
crescita registrata dall'Istat nella media del 2011 per le retribuzioni
lorde (per unità di lavoro equivalenti a tempo pieno), nel complesso
dell'industria e dei servizi (+2,2%) è uno dei valori più bassi degli ultimi
anni, che
eguaglia i minimi del 2009, quando si verificò un effetto di rimbalzo negativo
sull'anno precedente (legato a una concentrazione di rinnovi contrattuali) e
del 2007. Si tratta di uno dei peggiori dati degli anni più recenti. Nella
media del 2011 le retribuzioni lorde (per unità di lavoro equivalenti a tempo
pieno) aumentano, nel complesso dell'industria e dei servizi, del 2,2%
rispetto all'anno precedente. Lo rileva l'Istat. Il rialzo delle retribuzioni di
fatto risulta in rallentamento a confronto con il 2010 (+2,9%) e inferiore al
livello registrato dall'inflazione nel 2011 (+2,8%)
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