Mario Monti ieri sera a Matrix |
Poi sull'art.18 "non è un tabù e può essere pernicioso per lo sviluppo dell'Italia e il futuro dei giovani in un certo contesto ma può essere abbastanza accettabile in un altro contesto". Per Monti c'è la necessità di procedere "ad una modifica del sistema di flessibilità in entrata e in uscita" ed è essenziale una "riforma degli ammortizzatori che tuteli il singolo lavoratore quando deve cambiare lavoro, senza legare la tutela del lavoratore a un posto di lavoro che diventa obsoleto".
Sempre sul lavoro, ha aggiunto che "la finalità principale della riforma del mercato del lavoro è quella di ridurre il terribile apartheid che esiste tra chi per caso o per età è già dentro e chi fa fatica ad entrare. Bisogna ridurre questo divario".
"In Italia trovo l'opinione pubblica che sta recuperando il suo orgoglio, non parlo di nazionalismo ma di patriottismo. L'altro giorno a Londra, ho visto invece l'orgoglio di tanti giovani di essere italiani. Credo che questo conti" ha aggiunto. Poi si è lasciato andare ad una battuta: "mi sto ricommuovendo - dice a proposito della sua lezione a Londra - anche se non sono il ministro del Lavoro". "Ora - prosegue Monti - tanti capi di governo quando vogliono fare valere le loro posizioni in Europa vengono a Roma a confrontarsi e noi parliamo da pari a pari senza dover chiedere più comprensione. Questo - conclude - si tradurrà in un maggior rispetto anche per le imprese italiane".
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