Massimiliano Giusti, l'alpinista morto |
Secondo quanto si è appreso, Giusti è morto dopo un volo di circa 300 metri in un punto giudicato critico dagli esperti, nella Valle dell'Inferno, a quota 2.300 metri. Sarebbe caduto in un crepaccio dalla località "Sassone" (2.600 metri) a causa della violenta e improvvisa bufera di neve (in mattinata il cielo sul massiccio era completamente sereno) che nel primo pomeriggio aveva ridotto quasi a zero la visibilità. La scoperta del corpo dell'alpinista è avvenuta a "vista", senza impiego dei sofisticati strumenti messi in campo dai soccorritori. Da Campo Imperatore si è alzato in volo un elicottero del Corpo forestale con a bordo un maresciallo del Soccorso alpino della Guardia di finanza per il recupero della salma.
Intanto è stata aperta d'ufficio un'inchiesta sulla morte dell'escursionista disperso dal domenica affidata al Procuratore Stefano Gallo. La Polizia giudiziaria dei Carabinieri ha già sentito a sommarie informazioni Paolo Scimia, l'altro escursionista salvato nella notte tra domenica e lunedì.
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