Una scena del pluripremiato "The Artist" |
Il regista di The Artist Michel Hazanavicius |
In una serata resa divertente dalle numerose gag di Billy Chrystal e dei presentatori chiamati ad annunciare i premi, cinque oscar, ma dal peso specifico inferiore, sono andati anche a Hugo Cabret, il visionario omaggio al cinema di Martin Scorsese, che ha vinto per la migliore fotografia, il mixaggio dei suoni, gli effetti speciali e, nota positiva per l'Italia, il premio per la migliore scenografia, andato alla coppia Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, nelle vesti di production designer e set decorator.
Meryl Streep sul red carpet |
Scelta coraggiosa dell'Academy per quanto riguarda il film in lingua originale, che ha visto il trionfo di A separation, la pellicola iraniana gia' vincitrice del Golden Globe. Migliore film d'animazione Rango, migliore documentario Undefeated, e' uscito sconfitto invece Enrico Casarosa, l'animatore italiano nominato per il corto La Luna, cui e' stato preferito The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore
The Artist' e' senza dubbio il film piu' importante della stagione 2011-2012. Academy Award a parte, la pellicola di Michel Hazanavicius ha vinto l'Oscar in Spagna (premio Goya), l'Oscar in Francia (premio Cesar), l'Oscar in Inghilterra (premio Bafta), l'Oscar dei critici stranieri (Golden Globe) oltre ad aver raccolto consensi unanimi in tutto il mondo. L'ultimo successo prima dell'Oscar di Los Angeles e' stato il trionfo alla 37ma edizione dei Cesar, gli Oscar del cinema francese, ottenendo sei dei dieci premi in palio. Entusiasta come tutta la Francia del successo di 'The artist', il presidente Nicolas Sarkozy, in piena campagna elettorale, non si lascia sfuggire l'occasione per sottolineare che merito del successo va anche alla sua politica. "Un successo tremendo del cinema francese e del cinema di qualita'", ha detto il presidente alla radio RTL commentando la vittoria di cinque Oscar del film muto in bianco e nero di Michel Hazanavicius. Prima, Sarko' aveva detto che il trionfo del film e' "testimonianza dell'eccezionale vitalita' del nostro cinema e il successo della politica del governo a favore dell'eccellenza di questa importante industria in Francia". .
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