BRUXELLES - Italia in recessione almeno fino all'estate, con speranza di stabilizzazione della crisi solo nel secondo semestre del'anno in corso. La Commissione europea prevede una riduzione dell'1,3% del Pil italiano nel 2012, con un netto peggioramento rispetto alle sue ultime previsioni economiche, nell'autunno scorso, in cui la crescita del Pil era stata stimata allo 0,1%. Una contrazione, dello 0,3% per il 2012 è prevista anche per l'Eurozona nel suo complesso, mentre il Pil dell'Ue a 27 si fermerà allo 0,0%. E' quanto emerge dal capitolo dedicato all'Italia nelle 'previsioni economiche intermedie' dell'Esecutivo comunitario, pubblicate oggi a Bruxelles.
Secondo la Commissione, c'è stato un "impulso negativo alla crescita" nella seconda metà del 2011, pari a -0,6 punti percentuali, molto peggiore del -0,1% che ci si attendeva nelle previsioni d'autunno (pubblicate il 10 novembre scorso), a cui va ad aggiungersi "un peggioramento anche delle prospettive di crescita per la prima metà del 2012", con "una contrazione di un ulteriore 0,7% del Pil nel primo trimestre e di un altro 0,2% nel secondo trimestre". Nella seconda metà dell'anno, secondo l'Esecutivo Ue, "l'attività economica dovrebbe stabilizzarsi, a condizione che non vi siano ulteriori peggioramenti della situazione sui mercati finanziari e che vi sia uno spread attorno ai 370 punti base fra i titoli di Stato italiani e tedeschi a 10 anni".
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