NAPOLI - Madre e figlio appena nato soccorsi dai carabinieri a Napoli. Alle 9 di questa mattina una pattuglia e' intervenuta in via Ludovico Bianchini, dopo una segnalazione anonima che una donna, forse una clochard, aveva partorito per strada. I militari dell'Arma hanno trovato il neonato a terra e lo hanno portato all'ospedale "Annunziata" dove i sanitari l'hanno trovato in buone condizioni anche se con una lieve ipotermia. A pochi metri, sempre nella stessa strada, i carabinieri hanno poi trovato la donna, una 40enne di Caserta con problemi di disagio mentale, che ha giorni sara' in tribunale per una udienza dopo la formalizzazione da parte di familiari di dichiararla incapace di intendere e di volere.
La neomamma e' stata portata all'ospedale "Loreto Mare", ed e' in buone condizioni di salute. Il bambino dovrebbe essere affidato ai familiari della donna.
La clochard, Anna, era stata notata in via Bianchini per la prima volta ieri pomeriggio: si era sistemata su un marciapiede, raccontano i residenti, dicendo di voler offrire cioccolatini a tutti per il suo compleanno. Intorno alle 17 era stata colta da malore: c'è chi riferisce di aver visto un'ambulanza giungere sul posto, ma probabilmente la donna avrebbe rifiutato i soccorsi.
«Stamane, intorno alle 7, l'abbiamo sentita gemere, in evidente stato di difficoltà», ricorda Massimo Solombrino, 41 anni, residente in via Bianchini a pochi passi da dove la clochard aveva allestito una sorta di giaciglio. «Io ed un altro condomino dello stabile le abbiamo chiesto se avesse bisogno di aiuto, ma ha risposto di no». I residenti della zona però hanno continuato ad interessarsi di Anna, le hanno portato una coperta. Ad un certo punto la donna si è alzata, lasciando sul marciapiede il neonato da poco partorito.
«Siamo rimasti esterrefatti, nessuno pensava che fosse incinta - spiega Solombrino - anche perchè era avvolta in un vecchio cappotto che le nascondeva il corpo». Subito dopo aver visto il neonato - un bambino, e non una bimba come precedentemente si era appreso - gli abitanti di via Bianchini hanno chiamato i carabinieri, e nel frattempo hanno coperto il corpicino del bimbo per proteggerlo dal freddo. Quando sono arrivati i carabinieri e l'ambulanza, la donna si era allontanata di qualche centinaio di metri dal neonato, e ciò ha fatto pensare che volesse abbandonarlo. Lei, in evidente stato di confusione psichica, pare abbia spiegato di essersi mossa per chiedere aiuto.
«Stamane, intorno alle 7, l'abbiamo sentita gemere, in evidente stato di difficoltà», ricorda Massimo Solombrino, 41 anni, residente in via Bianchini a pochi passi da dove la clochard aveva allestito una sorta di giaciglio. «Io ed un altro condomino dello stabile le abbiamo chiesto se avesse bisogno di aiuto, ma ha risposto di no». I residenti della zona però hanno continuato ad interessarsi di Anna, le hanno portato una coperta. Ad un certo punto la donna si è alzata, lasciando sul marciapiede il neonato da poco partorito.
«Siamo rimasti esterrefatti, nessuno pensava che fosse incinta - spiega Solombrino - anche perchè era avvolta in un vecchio cappotto che le nascondeva il corpo». Subito dopo aver visto il neonato - un bambino, e non una bimba come precedentemente si era appreso - gli abitanti di via Bianchini hanno chiamato i carabinieri, e nel frattempo hanno coperto il corpicino del bimbo per proteggerlo dal freddo. Quando sono arrivati i carabinieri e l'ambulanza, la donna si era allontanata di qualche centinaio di metri dal neonato, e ciò ha fatto pensare che volesse abbandonarlo. Lei, in evidente stato di confusione psichica, pare abbia spiegato di essersi mossa per chiedere aiuto.
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