PARIGI - L'Unesco e l'Usgs (United States Geological Survey) hanno creato l'atlante mondiale dei siti in pericolo, nel quale si illustrano le visioni dall'alto di 31 dei 35 siti patrimonio dell'umanità che l'ente delle Nazioni Unite ritiene a rischio. Si passa dal sito archeologico di Djam, in Afghanistan, fino alla città vecchia di Gerusalemme e alla barriera corallina del Belize.
"From space to place: an image atlas of World Heritage Sites on the 'In danger list" è già consultabile sul sito dell'Unesco (http://unesdoc.unesco.org/images/0021/002143/214371e.pdf). L'atlante è stato realizzato grazie al telerilevamento, uno strumento molto importante per la gestione dei siti patrimonio mondiale dell'umanità.
Grazie alle immagini satellitari, si possono ottenere preziose informazioni sull'evoluzione dei siti culturali o naturali, l'espansione degli insediamenti umani e attività agricole o ai danni arrecati dalle calamità naturali, conflitti armati o il cambiamento climatico.
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