MILANO - Silvio Berlusconi, imputato a Milano per corruzione in atti giudiziari, è stato prosciolto per prescrizione dai giudici della decima sezione penale del tribunale al termine del processo sul caso Mills. Il dibattimento è durato cinque anni. Per l'accusa Berlusconi aveva fatto avere all'avvocato inglese Mills 600mila dollari perché testimoniasse il falso in due processi alla fine degli anni Novanta (tangenti alla guardia di finanza e All Iberian).
Il verdetto letto dai giudici milanesi è arrivato dopo circa 3 ore di camera di consiglio. I magistrati hanno preso 90 giorni di tempo per depositare le motivazioni del loro verdetto. Un lasso di tempo visto negli ambienti della Procura particolarmente lungo che rende quasi impossibile all'accusa proporre ricorso in appello: anche secondo i calcoli più estensivi fatti dal pm, infatti, la prescrizione per Berlusconi in questo procedimento scade tra maggio e i primi di luglio. La prescrizione è scattata tra il 15 e il 18 febbraio scorso. Sarebbero questi i calcoli fatti dal tribunale di Milano. I giudici, da quanto e' filtrato, nel fare i loro calcoli sono partiti considerando l'11 novembre 1999 come giorno in cui sarebbe stata commessa la presunta corruzione, cioe' il versamento di 600 mila dollari da parte di Berlusconi al legale inglese in cambio di dichiarazioni reticenti ai processi alla Gdf e All Iberian. Tale calcolo tiene conto anche delle cinque sospensioni dei termini di prescrizioni che si sono succedute nel corso del dibattimento a partire dal marzo del 2007 quando la posizione dell'ex premier non era ancora stata stralciata e quindi era coimputato con David Mills. Infine il Collegio nei suoi conteggi avrebbe adottato la giurisprudenza secondo la quale quando si verifica una sospensione in attesa della decisione della Corte Costituzionale (in questo caso e' accaduto due volte) in relazione all'eccezione di legittimita' di una norma secondo la quale i termini di prescrizione riprendono a decorrere dalla pubblicazione della sentenza della Consulta in Gazzetta Ufficiale.
"Noi abbiamo l'auspicio di avere una assoluzione piena, perché crediamo che il presidente Berlusconi se la meriti". Lo ha detto l'avvocato Niccolò Ghedini, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se ricorreranno contro la sentenza che ha dichiarato la prescrizione. Per Piero Longo, inoltre, "una prescrizione a Milano per Silvio Berlusconi è un successo tanto che gli avversari politici parleranno di scandalo". La sentenza "non ci soddisfa e non ci dispiace del tutto", ha aggiunto Ghedini. "Essere soddisfatti è una parola grossa. Noi volevamo l'assoluzione perché il fatto non sussiste o per non aver commesso il fatto e credo ci fossero tutti i presupposti perché si arrivasse a una assoluzione". La prescrizione, ha spiegato Ghedini, "è il riconoscimento del decorso del tempo e dell'impossibilità di addivenire a una decisione qualunque essa sia".
"L'abbiamo informato, lui ha preso atto, non ha detto nulla e gli parleremo dopo". Così l'avvocato Niccolò Ghedini ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se avesse sentito Silvio Berlusconi dopo la lettura della sentenza sul caso Mills.
Il pm di Milano Fabio De Pasquale si è limitato a dire "inutile commentare". Nessuna dichiarazione ufficiale in Procura ma le ipotesi dell'immediato dopo sentenza, però, dicono che il pm è pronto a presentare ricorso in appello. Anche se tutte le parti del processo sono consapevoli che la partita appare ormai chiusa.
I 250mila euro del risarcimento alla presidenza del consiglio dei ministri li pagherà Mills da solo, come deciso dalla cassazione, perché il legale inglese aveva avuto sì la prescrizione, ma dopo due condanne.
"E' finita la folle corsa del PM e il tentativo di taroccare il calcolo della prescrizione pur di ottenere la condanna, solo morale, di Berlusconi". Lo afferma su twitter il segretario del Pdl, Angelino Alfano.Alfano aggiunge: "Speriamo che i Giudici di Appello possano esaminare piu' serenamente le ragioni difensive, mortificate per finire il processo prima della prescrizione".
I 250mila euro del risarcimento alla presidenza del consiglio dei ministri li pagherà Mills da solo, come deciso dalla cassazione, perché il legale inglese aveva avuto sì la prescrizione, ma dopo due condanne.
"E' finita la folle corsa del PM e il tentativo di taroccare il calcolo della prescrizione pur di ottenere la condanna, solo morale, di Berlusconi". Lo afferma su twitter il segretario del Pdl, Angelino Alfano.Alfano aggiunge: "Speriamo che i Giudici di Appello possano esaminare piu' serenamente le ragioni difensive, mortificate per finire il processo prima della prescrizione".
Se Silvio Berlusconi non e' soddisfatto della sentenza di proscioglimento per avvenuta prescrizione del caso Mills "puo' sempre rinunciare alla prescrizione". Cosi' il segretario del Pd, Pierluigi Bersani commenta la sentenza del processo Mills durante la trasmissione 'Che tempo che fa' in onda questa sera.
"Se Berlusconi cerca l'assoluzione - ha ribadito Bersani - puo' sempre rinunciare alla prescrizione. Credo che l'avvocato Ghedini lo sappia". Detto questo Bersani precisa che "le sentenze non vanno commentate", ma una cosa ci tiene a dirla e cioe' che "mentre si perdeva tempo con artifici vari, legittimi impedimenti per far scorrere il tempo e impedire la sentenza, il nostro Paese stava andando verso il disastro produttivo, sociale e finanziario". Le cose adesso potrebbero cambiare secondo il leader del Pd che fa riferimento ad una proposta del partito appena approdata in Parlamento.
"La nostra proposta - ha spiegato - fa si' che per i reati di corruzione si allunghino i tempi di prescrizione. Il ministro Severino ha detto che tra 15 giorni dira' la sua proposta".
"Se Berlusconi cerca l'assoluzione - ha ribadito Bersani - puo' sempre rinunciare alla prescrizione. Credo che l'avvocato Ghedini lo sappia". Detto questo Bersani precisa che "le sentenze non vanno commentate", ma una cosa ci tiene a dirla e cioe' che "mentre si perdeva tempo con artifici vari, legittimi impedimenti per far scorrere il tempo e impedire la sentenza, il nostro Paese stava andando verso il disastro produttivo, sociale e finanziario". Le cose adesso potrebbero cambiare secondo il leader del Pd che fa riferimento ad una proposta del partito appena approdata in Parlamento.
"La nostra proposta - ha spiegato - fa si' che per i reati di corruzione si allunghino i tempi di prescrizione. Il ministro Severino ha detto che tra 15 giorni dira' la sua proposta".
Nessun commento:
Posta un commento