lunedì 10 ottobre 2011

Riunione d’emergenza del governo al Cairo dopo gli incidenti di ieri sera tra copti ed esercito, con 23 morti



IL CAIRO - Il primo ministro egiziano, Essam Sharaf, ha convocato una riunione di emergenza del governo all'indomani degli scontri fra cristiani copti e le forze dell'ordine che hanno provocato 24 morti al Cairo. Lo riferisce la tv di Stato. 
La riunione, che avrà luogo oggi pomeriggio, è stata annunciata dopo l'arresto di almeno 40 persone nella notte in seguito agli scontri che hanno provocato più di 200 feriti, secondo un responsabile della sicurezza. Sarebbero 36 i copti morti negli scontri secondo fonti copte, che hanno annunciato per oggi alle 14 i funerali nella cattedrale di Hamra. Fonti ufficiali parlano invece di 25 morti (tre dei quali soldati).
Il primo ministro egiziano Essam Sharaf ha detto che gli scontri tra le forze militari e manifestanti copti “ci hanno portato indietro nel tempo, al periodo violento della recente rivoluzione”.
"Invece di andare avanti, ci siamo trovati ripiombati nella insicurezza",  ha detto Sharaf alla televisione di stato in un discorso di questa mattina, facendo notare che l'incidente aveva prodotto "martiri, sia civili sia militari."
Sherif Doss, il capo dell'associazione dei copti in Egitto, ha detto che 17 civili sono morti e 40 sono rimaste ferite.
Dodici soldati dell'esercito sono stati uccisi e oltre 50 sono rimasti feriti, secondo il tenente colonnello Imam Amr, portavoce delle Forze armate.
Nel frattempo, il portavoce del ministero della salute Adel Al Dawi ha dichiarato che ci sono stati un totale di 23 morti e oltre 180 feriti.
I manifestanti hanno raccontato che stavano marciando pacificamente verso l'edificio egiziano della televisione di Stato, quando le violenze sono iniziate.
Lo spargimento di sangue al Cairo si è verificato poco più di una settimana dopo l'incendio di una chiesa cristiana copta in Egitto meridionale.
La libertà di culto è un "diritto fondamentale che va rispettato": lo ha detto l'Alto rappresentante della Politica estera della Ue, Catherine Ashton, al suo arrivo al Consiglio Esteri della Ue a Lussemburgo. La Ashton ha espresso preoccupazione per le violenze al Cairo e sottolineato che "é tempo che l'Egitto proceda verso libere elezioni" che possano portare il paese verso la democrazia.  
"Spero che vi sarà la condanna di tutto il Consiglio dei ministri Ue per le gravissime violenze contro i copti cristiani dell'Egitto" e "sono certo che le autorità egiziane vorranno investigare e processare subito i responsabili": così il ministro Franco Frattini, al suo arrivo al consiglio Ue a Lussemburgo.
In Egitto, "c'é un'escalation che ci preoccupa molto. Questa è una sfida per il governo transitorio che deve dimostrare che la prevenzione e la reazione saranno più energiche di quelle avute sotto il regime di Mubarak".

Nessun commento: