Stacie con la sua bimba, tre giorni prima della sua morte |
RYAN (Oklahoma) -Una donna che aveva rifiutato la chemioterapia per salvare la vita del suo bambino non ancora nato è morta di tumore della testa e del collo.
A Stacie Crimm, 41 anni, era stato detto dai medici che non sarebbe mai in grado di concepire: quando aveva scoperto che era incinta era sembrato un miracolo.
Ma nei mesi successivi aveva cominciato a soffrire di mal di testa invalidanti, tremori e visione doppia.
Le era stato diagnosticato un cancro, ma aveva rifiutato la chemioterapia potenzialmente salvavita per preservare la vita del suo bambino.
Nel mese di agosto era svenuta nella sua casa di Ryan, Oklahoma perché il tumore aveva cominciato a crescere intorno al suo tronco cerebrale.
Poco dopo, il battito cardiaco del bambino aveva cominciato a cedere, e anche il cuore di Stacie si era fermato. I medici erano riusciti a far riuprendere Stacie e far nascere la bambina prematura con un taglio cesareo, che era stata chiamata Dottie Mae.
Poi avevano posto la bimba sul petto della madre e i due “si sono guardati a lungo negli occhi”, ha raccontato il fratello della donna, Ray Phillips.
Stacie era morta tre giorni dopo, il 14 settembre.
Dottie ora pesa 2 chili e mezzo ha lasciato l'ospedale per vivere con il signor Phillips, sua moglie e i loro quattro figli.
Nessun commento:
Posta un commento