MILANO - Piazza Affari apre in calo. Il Ftse Mib cede il 2,96% a 13.694 punti e il Ftse All Share il 2,63% a 14.589 punti. Sprofonda Fiat, dopo il taglio al rating da parte di Moody, e cede a Piazza Affari il 6,44% a 3,78 euro. Moody's ha tagliato il rating di Fiat a Ba2 da Ba1. L'outlook è negativo.
E' questo l'esito della revisione avviata lo scorso 26 aprile a seguito dell'aumento della quota del Lingotto in Chrysler (il cui rating è B2 con prospettive positive). Dopo aver sottolineato che il sempre più stretto legame industriale e inevitabilmente anche finanziario con la casa di Detroit è alla base della decisione di declassare il rating di Fiat, l'agenzia in una nota spiega che il giudizio Ba2 riflette anche "il rischio del business di Fiat, concentrato su un settore altamente ciclico come quello automobilistico" e "il tasso di rinnovo dei modelli relativamente basso rispetto ai concorrenti diretti. Questo riduce la sua posizione competitiva". Inoltre il nuovo rating "prende in considerazione un sostanziale aumento della spesa per investimenti (capex) quest'anno e oltre". Il gruppo guidato da Sergio Marchionne sarà poi più vulnerabile di fronte "a una pressione competitiva crescente derivante da una domanda più debole, a un pressione sui prezzi in aumento e di una sovracapacità produttiva in crescita in Brasile, il suo mercato più redditizio". Per quanto riguarda le prospettive di rating negative, sono legate ai rischi dell' integrazione organizzativa e operativa con Chrysler, ma se questa andrà a buon fine l'outlook potrà stabilizzarsi. Lo stesso accadrà se Chrysler riuscirà a migliorare il suo rating.
E' questo l'esito della revisione avviata lo scorso 26 aprile a seguito dell'aumento della quota del Lingotto in Chrysler (il cui rating è B2 con prospettive positive). Dopo aver sottolineato che il sempre più stretto legame industriale e inevitabilmente anche finanziario con la casa di Detroit è alla base della decisione di declassare il rating di Fiat, l'agenzia in una nota spiega che il giudizio Ba2 riflette anche "il rischio del business di Fiat, concentrato su un settore altamente ciclico come quello automobilistico" e "il tasso di rinnovo dei modelli relativamente basso rispetto ai concorrenti diretti. Questo riduce la sua posizione competitiva". Inoltre il nuovo rating "prende in considerazione un sostanziale aumento della spesa per investimenti (capex) quest'anno e oltre". Il gruppo guidato da Sergio Marchionne sarà poi più vulnerabile di fronte "a una pressione competitiva crescente derivante da una domanda più debole, a un pressione sui prezzi in aumento e di una sovracapacità produttiva in crescita in Brasile, il suo mercato più redditizio". Per quanto riguarda le prospettive di rating negative, sono legate ai rischi dell' integrazione organizzativa e operativa con Chrysler, ma se questa andrà a buon fine l'outlook potrà stabilizzarsi. Lo stesso accadrà se Chrysler riuscirà a migliorare il suo rating.
La Borsa di Francoforte apre in netto ribasso con l'indice Dax che segna -3,22% a 5.248,94 punti.
La Borsa di Londra ha aperto in ribasso questa mattina. L'indice Footsie-100 dei principali titoli perde il 2,62% a 5.150,06 punti.
La Borsa di Parigi apre in decisa flessione con l'indice Cac 40 che va giù del 2,66% a 2.857,86 punti.
Forte pressione sullo spread Btp-Bund che torna sopra i 400 punti base, riavvicinandosi ai massimi dall'introduzione dell'euro: il differenziale tra i decennale italiano e tedesco - sugli schermi Bloomberg - si è allargato a 412 punti, con il tasso di rendimento del Btp in rialzo di 8 punti base al 5,84%. Il 5 agosto scorso, prima che scattassero gli acquisti della Bce a sostegno dei titoli italiani a spagnoli, lo spread Btp-Bund aveva raggiunto il record di 416 punti base con il rendimento del decennale italiano che aveva superato la soglia del 6%. All'apertura di oggi, lo spread tra i titoli italiani a 10 anni e il bund era a 398,7 punti, ma si e' rapidamente allargato di pari passo al ribasso del tasso del decennale tedesco: il rendimento del Bund, infatti, e' sceso nei primi minuti di scambi di 6 punti base fino all'1,72%, riavvicinandosi ai minimi storici dell' 1,679% toccato il 13 settembre scorso. Quanto ai Bonos decennali spagnoli, lo spread con il Bund ha superato i 370 punti base.
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