MOSCA - Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha confermato che, nella loro telefonata, Putin e Poroshenko "si sono accordati sui passi che favorirebbero al più presto il cessate il fuoco tra i reparti militari ucraini e i miliziani a sud-est del Paese”. Intanto la Commissione Ue ha esaminato e varato un documento con le proposte di nuove sanzioni contro la Russia. Il testo verrà esaminato dagli ambasciatori dei 28 Stati membri a cui spetterà la decisione finale.
Tornando ai colloqui, nel comunicato è scritto che "è stata raggiunta la comprensione reciproca sui passi che favoriranno il ripristino della pace nel Donbass ", regione industrial-mineraria dell'est ucraino in preda da mesi al conflitto tra Kiev e i ribelli filorussi.
Putin e Poroshenko "hanno discusso veramente i passi per favorire il cessate il fuoco" nell'est ucraino ma ''la Russia non può fisicamente mettersi d'accordo sul cessate sul fuoco dato che non è parte nel conflitto", ha precisato Peskov, gelando un poco gli entusiasmi.
Le condizioni di Putin per la tregua - Ritiro delle truppe ucraine dal sud-est, cessazione delle azioni militari dei ribelli, esclusione dell'uso dell'aviazione contro i civili, pieno e oggettivo controllo internazionale del cessate del fuoco, scambio di prigionieri: sono alcune delle condizioni ritenute necessarie da Putin per la tregua nel conflitto ucraino.
Tra le condizioni indicate da Putin come necessarie per il cessate il fuoco figurano, inoltre, l'apertura di corridoi umanitari per i rifugiati e la consegna di carichi di aiuti umanitari alla popolazione del Donbass, oltre all'invio di squadre per la ricostruzione delle infrastrutture sociali locali.
Kiev lancia "Progetto Muro" a confine con Russia - Intanto il premier dell'Ucraina Arseni Iatseniuk ha annunciato al Consiglio dei ministri un non meglio precisato "Progetto Muro" per "costruire una vera frontiera con la Russia", Paese quest'ultimo che a suo avviso dovrebbe essere indicato come "aggressore" nella nuova dottrina di difesa ucraina.
A giugno l'oligarca Igor Kolomoiski, governatore di Dnipropetrovsk, aveva proposto al governo la costruzione di un muro lungo 1.920 km al confine tra l'Ucraina e la Russia, con un costo stimato di 100 milioni di euro.
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