LECCO - Una lettera ai familiari in cui spiegava di non poter andare avanti con lo sfratto imminente, e con la quale si scusava per non avere trovato soluzione ai suoi problemi. Non sembrano esserci dubbi sulle motivazioni del suicidio di un pensionato settantenne di Barzanò (Lecco), separato e padre di un figlio, che si è impiccato nell'abitazione dalla quale stava per essere sfrattato.
E' stato l'ufficiale giudiziario a scoprire la tragedia quando si è presentato per eseguire l'ordine di sfratto esecutivo. Sul pensionato pesava l'incubo di rimanere senza un tetto sotto il quale vivere. L'ufficiale giudiziario ha quindi avvertito i carabinieri e i vigili del fuoco.
E' stato ricostruito che l'uomo, quando due mesi fa una prima volta il funzionario si era presentato con l'ordine di sfratto, lo aveva accolto con una pistola in pugno, minacciando di spararsi se non se ne fosse andato. L'uomo aveva lavorato come commesso in un negozio sportivo della zona.
Nessun commento:
Posta un commento