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ISTANABUL - Manifestanti a terra intossicati dai lacrimogeni |
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ISTANBUL - L'arresto in diretta del giornalista della CNN |
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ISTANBUL - Un poliziotto arresta anche due ragazzini |
ISTANBUL - Il centro di Istanbul e quello di Ankara ieri quasi come zone di guerra, fra nuvole di lacrimogeni, ore di scontri, decine di feriti e centinaia di arresti: il pugno di ferro del premier turco Recep Tayyip Erdogan ha trasformato il primo anniversario della grande rivolta di Gezi Park in una giornata di violenza. Più di 25mila agenti appoggiati da 50 blindati Toma sono stati dislocati nel cuore di Istanbul per impedire qualsiasi manifestazione. Ma nonostante il divieto di Erdogan, migliaia di persone a Istanbul, Ankara, Antalya, Adana e in altre città sono scese in piazza. Le forze anti-sommossa sono intervenute con brutalità su viale Istiklal, la via icona della movida di Istanbul, ma anche a Cihangir, a Kadikoy, nel quartiere alevita di Gazi, con lacrimogeni, cannoni ad acqua e pallottole di gomma per impedire che i manifestanti si avvicinassero alla piazza. La polizia ha preso di mira direttamente anche i giornalisti. Ad Ankara un fotoreporter italiano, Piero Castellano, è' stato colpito da un candelotto lacrimogeno esploso dalla polizia. Il corrispondente della Cnn Ivan Watson è stato arrestato in diretta da un gruppo di poliziotti in borghese. Il cronista è stato strattonato per la giacca e portato via, in diretta, insieme a tutta la troupe. Sono stati liberati dopo mezz'ora. Watson ha detto di essere stato percosso. Altri giornalisti hanno denunciato violenze
Sulle reti sociali è uscita una raffica di foto di violenze della polizia: manifestanti con la testa insanguinata, a terra soffocati dai lacrimogeni, adolescenti ammanettati allineati lungo Istiklal. Il giornalista Usa Benjamin Harvey ha scritto che gli agenti sparavano lacrimogeni verso le finestre dei palazzi da dove venivano proteste degli abitanti contro la violenza sproporzionata della polizia.
La Farnesina ha confermato il "lieve ferimento" di un italiano nel corso degli scontri ad Ankara. Il connazionale "e' stato medicato, dimesso e sta bene", fanno sapere dal ministero spiegando che "l'Unita' di crisi sta monitorando la situazione e sta in stretto contatto con l'ambasciata". L'Unita' di crisi, hanno reso noto dalla Farnesina, "ha inviato un sms di allerta a tutti i connazionali invitandoli a tenersi lontani dai luoghi delle manifestazioni".
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