martedì 10 giugno 2014

Ballottaggi, Renzi: è la fine delle posizioni di rendita elettorale

Filippo Nogarin, M5S, nuovo sindaco di Livorno
ROMA - I ballottaggi segnano "la fine delle posizioni di rendita elettorale, è finito il tempo in cui qualcuno sa che in quel posto si vince di sicuro". E' l'analisi che Matteo Renzi, da ieri in Vietnam per una missione in oriente, fa con i suoi sull'esito della tornata amministrativa, dicendosi comunque soddisfatto per un "risultato straordinario".
Dopo la volata di due settimane fa, il centrosinistra perde quattro storiche roccaforti di sinistra, Livorno, Padova, Perugia e Potenza, di cui le ultime due sono anche capoluoghi di regione. Ma strappa importanti città al centrodestra: Bergamo, Biella, Cremona, Verbania, Pescara, Vercelli e Pavia. In particolare la sconfitta a Livorno, per il Pd, è paragonabile a quando a Bologna, nel 1999, Giorgio Guazzaloca riuscì a strappare la città portando, per la prima volta dal dopoguerra, una coalizione di centro-destra alla guida del capoluogo emiliano. Il Movimento 5 Stelle ha vinto anche a Civitavecchia, nel Lazio.

Nei 139 comuni al voto circa un terzo si lo è aggiudicato il centrodestra, due terzi il centrosinistra. Molto bassa l'affluenza alle urne, pari al 49,5%, mentre al primo turno aveva toccato il 70,6%. Dunque il calo è stato di oltre venti punti.

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