martedì 1 aprile 2014

Baby squillo: nessun assenso ai patteggiamenti dalla Procura di Roma

ROMA - Nessun assenso a patteggiamenti per i clienti delle minorenni che si prostituivano in un appartamento nel quartiere Parioli è arrivato dalla Procura di Roma. Lo precisa piazzale Clodio, dopo la diffusione della notizia di accordi già chiusi con gli avvocati di alcuni clienti delle ragazzine, con una pena di cinque mesi e dieci giorni, convertiti in 40mila euro, o con la libertà controllata. Quella del patteggiamento, rito alternativo al processo pubblico al quale almeno una decina di clienti indagati intenderebbero fare ricorso, è una prospettiva prevista dal codice penale anche per casi come quello della prostituzione minorile. Tale eventualità, viene sottolineato in Procura, dovrà essere valutata attentamente, caso per caso, dagli inquirenti. Fondamentale per i pm sarà accertare se i clienti in questione sapessero che le due ragazzine erano minorenni. 
Le indiscrezioni parlavano di patteggiamenti già accordati per clienti incensurati, con una pena di un anno, che sarebbe scesa, applicando le attenuanti per chi non aveva precedenti, a otto mesi. Con lo sconto di un terzo previsto per il patteggiamento, si sarebbe arrivati ai 5 mesi e dieci giorni, pari a 40mila euro di pena pecuniaria. Chi non avesse voluto pagare avrebbe potuto scegliere la libertà condizionata.

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