lunedì 3 marzo 2014

Violati i sigilli in Valsusa: Grillo condannato a 4 mesi

Grillo durante la manifestazione incriminata a Chiomonte
TORINO - Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, è stato condannato a quattro mesi per violazione di sigilli. Questa la decisione del giudice monocratico Elena Rocci di Torino per la vicenda della baita No Tav di Chiomonte. Stessa condanna è stata inflitta ad Alberto Perino, il capo del movimento che si oppone alla Torino-Lione. I fatti risalgono al dicembre 2010 quando Beppe Grillo insieme ad altri 19 No Tav violarono i sigilli posti dalla magistratura alla baita costruita abusivamente dagli attivisti a Chiomonte. Complessivamente sono undici le condanne inflitte dal tribunale di Torino, la più alta, a nove mesi di carcere, è nei confronti del leader antagonista Giorgio Rossetto. Dieci invece le assoluzioni. La procura di Torino aveva chiesto per Grillo e Perino condanne a nove mesi e pene fino a un anno e mezzo per gli altri imputati.
Alla lettura della sentenza, nell'Aula 3 del Palagiustizia di Torino, dal pubblico si è levato lo slogan "giù le mani dalla Valsusa".
Tra gli undici condannati, oltre a Grillo e Perino, ci sono alcuni leader storici del movimento No Tav: Francesco Richetto (cinque mesi e dieci giorni), Nicoletta Dosio (quattro mesi), Pietro Fissore (sette mesi e dieci giorni) e Stefano Milanesi (sei mesi e dieci giorni). Quest'ultimo è noto per avere militato, negli anni 70, nel movimento Prima Linea. Dosio, invece, è la gestrice del circolo La Credenza di Bussoleno, storico ritrovo dei No Tav. Fissore è consigliere comunale a Villar Focchiardo..

"Oggi mi hanno condannato a 4 mesi in primo grado. Non mi arrendo. La vostra solidarietà è un grande aiuto. #vinciamonoi", scrive Beppe Grillo. "C'è condanna e condanna: per me quei quattro mesi per la rottura di quei sigilli violati dal vento (come avrebbe cantato Modugno) sono una medaglia al valore", aggiunge.

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