lunedì 3 marzo 2014

Formigoni rinviato a giudizio per corruzione (caso Maugeri)

Roberto Formigoni
MILANO - Il Gup di Milano, Paolo Guidi, ha rinviato a giudizio Roberto Formigoni con le accuse di associazione a delinquere e corruzione nell'ambito della vicenda Maugeri. Il processo comincerà il 6 maggio prossimo davanti ai giudici della decima sezione penale. La decisione del gup è arrivata dopo circa cinque ore di camera di consiglio. In aula erano presenti Pierangelo Dacco', portato in aula in manette dagli agenti della polizia penitenziaria come di consueto, Carlo Lucchina e Antonio Simone. Assente Formigoni. Nei prossimi mesi verranno definiti i patteggiamenti per altri sette indagati che hanno già trovato l'accordo con la Procura per pene comprese tra un anno e dieci mesi e tre anni e quattro mesi. Tra loro, il fiduciario svizzero Giancarlo Grenci e il commercialista Claudio Massimo. Oltre al senatore del Nuovo Centrodestra e presidente della Commissione agricoltura Roberto Formigoni, il gup di Milano ha rinviato a giudizio, nell'ambito della vicenda Maugeri, anche l'uomo d'affari Pierangelo Dacco', già condannato a 10 anni per il crac del san Raffaele, l'ex assessore regionale alla Sanita' Antonio Simone, sua moglie Carla Vites, e lo 'storico' amico e collaboratore di Formigoni Alberto Perego. In tutto, il giudice ha mandato a giudizio dieci imputati prosciogliendone solo uno, l'imprenditore Mario Cannata. Secondo l'accusa, la fondazione Maugeri avrebbe ottenuto negli anni rimborsi indebiti per prestazioni sanitarie, per circa 200 milioni di euro, attraverso una quindicina di delibere della Giunta regionale. Parte di quesTi soldi, 61 milioni di euro, sarebbero stati distratti dalle casse della Maugeri, tramite Dacco' e Simone. In cambio delle delibere, Formigoni sarebbe stato ricompensato con benefit di lusso per oltre 8 milioni di euro: viaggi, vacanze ai Caraibi, l'utilizzo di tre yacht, un maxi sconto sull'acquisto di una villa in Sardegna, finanziamenti per cene e soggiorni al meeting di CL, e 270 mila euro in contanti.

  Rinviati a giudizio oggi anche Nicola Maria Sanese, ex segretario generale della Regione Lombardia, Carlo Lucchina, ex direttore generale dell'assessorato alla Sanita' del Pirellone e l'ex dirigente regionale Alessandra Massei. Il giudice ha dichiarato il non doversi procedere per prescrizione per alcuni capi di imputazione relativi a reati fiscali.

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