ROMA - E' bufera dopo le rivelazioni di Alan Friedman sul ruolo giocato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella crisi del governo Berlusconi.
"Fumo, solo fumo". Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano risponde, in una lettera al Corriere, sulle rivelazioni riguardo all'estate 2011, negando che sia stato un "complotto" come accusa Forza Italia.
Lo stesso presidente del Consiglio Enrico Letta è poi intervenuto per difendere il capo dello Stato: "Sul Colle - dice Letta - è in corso un vergognoso tentativo di mistificazione. Il Quirinale si attivò con efficacia per salvare il Paese". E ancora: "Stupisce la contemporaneità di queste insinuazioni con il tentativo in corso da tempo da parte del Movimento 5 Stelle di delegittimare il ruolo di garanzia della Presidenza della Repubblica". "A questi attacchi - si legge in una nota - si deve reagire con fermezza".
La giornata si è d'altra parte caratterizzata per una ridda di dichiarazioni incrociate:
Le rivelazioni destano "forti dubbi sul modo di intendere l'altissima funzione di Presidente della Repubblica da parte di Napolitano". Così i capigruppo di FI di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, che chiedono "urgenti chiarimenti e convincenti spiegazioni".
A destare scalpore è un passaggio del libro del giornalista, 'Ammazziamo il gattopardo', riportato dal Corriere della Sera. "Io posso testimoniare - dice nell'estratto Carlo De Benedetti - che Mario Monti è stato mio ospite ad agosto 2011 a St. Moritz e abbiamo parlato del fatto se a lui sarebbe convenuto accettare la proposta... e qual era il momento per farlo. Questo è successo ad agosto".
Seguono dichiarazioni contrariate. "Dalle testimonianze fornite da Alan Friedman emerge in maniera direi inquietante che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, andando ben al di là delle sue prerogative costituzionali, non fu arbitro imparziale ma giocatore attivo per far cadere il governo Berlusconi democraticamente eletto e sostituirlo con uno 'tecnico' guidato da Mario Monti", afferma ad esempio Licia Ronzulli, portavoce della delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo.
Il senatore Augusto Minzolini, dal canto suo, apre poi al Movimento 5 Stelle offrendo ai pentastellati una 'sponda' sul cosiddetto impeachment. "Di fronte a queste nuove rivelazioni - dice - andrà valutata sempre con maggiore attenzione - non fosse altro come occasione per ricostruire quei mesi e gettare una luce di verità sulla Storia del nostro Paese - la procedura di impeachment nei confronti del presidente Napolitano promossa da altri gruppi politici in Parlamento".
A confermare la ricostruzione di Friedman è d'altra parte lo stesso Mario Monti. "Nell'estate del 2011 - dichiara - ho avuto dal presidente della Repubblica dei segnali: mi aveva fatto capire che che in caso di necessità dovevo essere disponibile". L'ex premier però difende l'operato del Colle. "E' assurdo che che venga considerato anomalo che un presidente della Repubblica si assicuri di capire se ci sia un'alternativa se si dovesse porre un problema".
Ma Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera eletto col Movimento 5 Stelle, non ci sta e sulla sua pagina Facebook commenta gli ultimi sviluppi:
“ABBIAMO SEMPRE RAGIONE NOI Tra ieri e oggi due rivelazioni a mezzo stampa sottolineano le ingerenze di Napolitano negli equilibri di Governo (il tentativo di insediare Monti a Palazzo Chigi gia a metà 2011) e nelle fasi processuali della trattativa Stato-mafia (la richiesta di un provvedimento disciplinare nei confronti di Nino Di Matteo).
Abbiamo presentato l'impeachment due settimane fa perché secondo noi Napolitano è andato oltre il suo ruolo e le sue funzioni da un bel pezzo.
Abbiamo chiesto di aprire le indagini su 6 punti che per noi rappresentano un "attentato alla Costituzione". Alla luce di questi nuovi fatti, il "Comitato per la messa in Stato d'accusa" (insediatosi per esaminare la nostra accusa) deve lavorare con calma e chiarire tutte le questioni da noi sollevate (e anche i supplementi di istruttoria). I fatti sono gravissmi, ma il Comitato ha una fretta maledetta di insabbiare tutto entro domani. È inaccettabile.
Dalle notizie appese oggi può dipendere il futuro del Governo e di questa Legislatura (se accertate).
Il Comitato avvii le indagini e lavori senza pregiudizi. Anche Napolitano se fa errori deve essere giudicato. Oppure no?”
Abbiamo presentato l'impeachment due settimane fa perché secondo noi Napolitano è andato oltre il suo ruolo e le sue funzioni da un bel pezzo.
Abbiamo chiesto di aprire le indagini su 6 punti che per noi rappresentano un "attentato alla Costituzione". Alla luce di questi nuovi fatti, il "Comitato per la messa in Stato d'accusa" (insediatosi per esaminare la nostra accusa) deve lavorare con calma e chiarire tutte le questioni da noi sollevate (e anche i supplementi di istruttoria). I fatti sono gravissmi, ma il Comitato ha una fretta maledetta di insabbiare tutto entro domani. È inaccettabile.
Dalle notizie appese oggi può dipendere il futuro del Governo e di questa Legislatura (se accertate).
Il Comitato avvii le indagini e lavori senza pregiudizi. Anche Napolitano se fa errori deve essere giudicato. Oppure no?”
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