KINSHASA (Repubblica democratica del Congo) - Potrebbe essere vicino a una svolta il caso delle 26 famiglie italiane bloccate in Congo perché le autorità non concedono i visti ai figli presi in adozione. Il primo ministro congolese, Matata Ponyo, ha rassicurato il presidente del Consiglio, Enrico Letta, confermando la volontà delle autorità di Kinshasa di procedere "in tempi rapidi al riesame dei casi". Il 19 dicembre il governo locale ha sospeso le procedure di adozione.
L'Ambasciatore italiano a Kinshasa, Pio Mariani, ha confermato che le coppie italiane bloccate in Repubblica democratica del Congo da inizio novembre per adottare un bambino stanno rinnovando i visti. I visti avranno la durata di un altro mese, dopo di che i connazionali dovranno rientrare in Italia o saranno clandestini. L'ambasciatore Mariani "per il futuro" ha invitato gli enti adottivi a "effettuare una riflessione sulla situazione delle adozioni nel paese africano.
Ora, per fortuna, la situazione per le 24 famiglie, potrebbe sbloccarsi.
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